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Green pass obbligatorio per tutti gli statali. Usb: non ha alcuna motivazione sanitaria

Era nell’aria e adesso si sta concretizzando, addirittura sembrerebbe su iniziativa del Ministro della Salute, quindi spacciandolo per misura sanitaria quale evidentemente non è.

L’obbligo per i lavoratori statali, così come per la Scuola, evidentemente non ha alcun senso dal punto di vista sanitario, come d’altronde complessivamente lo strumento del green pass, e se il ministro Speranza dovesse davvero dare a questo provvedimento la dignità di misura sanitaria, dovrebbe immediatamente dopo pensare alle dimissioni da Ministro della Salute.

È chiaro, invece, come dietro a questa nuova forzatura ci sia la mano del Ministro Brunetta che, vale la pena ricordarlo, già nel giugno del 2020 dava per finita la pandemia e chiedeva dall’opposizione il ritorno in ufficio degli “statali fannulloni”.

Se si vuole assumere una misura sanitaria allora si abbia il coraggio di aprire il confronto sull’obbligo vaccinale. Il resto è tutto fuffa e pruriti padronali.

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5 Commenti


  • WALTER+GAGGERO

    Mi sembra che il green pass sia molto di più ovvero un nuovo permesso per vivere controllato informaticamente.
    Il che da la possibilità di limitare la mobilità e PUNITE in tempo reale.


  • Nicola Morgantini

    Dunque, la tessera verde no, perché è una misura ipocrita e reazionaria, sottoprodotto dell’ideologia individualistica borghese. L’inoculazione obbligatoria di sieri sperimentali approvati dall’Ema (anzi, dalla Nato) invece sì, è giusta, perché fa prevalere l’interesse della collettività (farmaceutica e tecno-finanziaria) sull’egoismo dei singoli. È, insomma, una misura progressista. Roba da nuclei proletari d’assalto contro le roccaforti della reazione. Fascista. Reazione fascista, sì, certo, le cose bisogna chiamarle con il loro nome.
    Sia chiaro: ho smesso di stupirmi di coloro che sono stati irretiti da questa narrazione folle e criminale della pandemia da quando ho capito che lo stupore fa anch’esso parte della trappola e che, in buona sostanza, occorre andare oltre la stessa trappola.
    Altra cosa buona sarebbe trasformare il disprezzo che adesso provo per quelli come voi in commiserazione e poi magari anche in misericordia. Se un giorno arriverò a questo, potrò dire di aver dato un senso alla mia vita.


    • Redazione Contropiano

      Abbiamo pubblicato questo commento – tipico nella struttura e nell’argomentazione no vax – nello spirito del colpirne uno per educarne cento.
      Infilare una serie di falsità per arrivare a “giustificare” la battuta che si voleva fare, qualifica l’autore (si fa per dire, trattandosi di copia-e-incolla).
      I vaccini (sia quelli approvati dall’Ema, solo quattro e tutti “euro-atlantici”, sia quelli russi, cinesi, cubani) sono “sperimentali” fino alla terza fase (sperimentazione su almeno 30.000 persone diverse per età, ecc). Dopo sono vaccini approvati e basta, a tutti gli effetti, come gli altri che ti sei fatto per essere ammesso a scuola (anche se sei stato poi per anni all’ultimo banco saltando le lezioni principali).
      Ne sono stati somministrate nel mondo quasi 5,5 miliardi di dosi (senza star qui a disaggregare quanti Pfizer, Moderna, Astrazeneca, Jansen. Sinovac, Sputnik, Soberana, ecc). Quindi la “sperimentazione” – anche a voler prender sul serio la tua stronzata – sarebbe ormai piuttosto ricca di dati…
      Una collettività vale più dei singoli, questa è la base di ogni specie vivente, razza umana compresa (che è una sola, in ogni angolo del mondo). Ed anche la base di ogni pensiero socialista o comunista.
      I borghesi liberisti stile Thatcher, invece, sono convinti che la società non esiste ed esistono solo gli individui.
      Se lo stupore fa parte della trappola e la trappola è tale che solo gli “iniziati” come te possono capirla, sei un complottista da quattro soldi come quelli della Commissione parlamentare di inchiesta su via Fani ed “esperti” da qualla nutriti.
      Ergo, un senso alla tua vita probabilmente non riuscirai mai a darlo.
      Il disprezzo, va da sé, è reciproco.


  • Nicola Morgantini

    Vi ringrazio per la lunga e articolata risposta, anche a nome degli altri cento.


    • Redazione Contropiano

      Gli altri cento, ci sembra di ricordare, sanno imparare e parlare (o tacere) anche da soli…

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