Unione Sindacale di Base denuncia con forza l’inaudita irruzione dei carabinieri nella sede nazionale del sindacato, in via dell’Aeroporto a Roma. I militari pretendono di effettuare una perquisizione alla ricerca di armi, in seguito a una segnalazione telefonica.
Un pretesto evidentemente e totalmente risibile per lanciare un messaggio al sindacato che in questo momento dà evidentemente fastidio ai palazzi del potere.
USB ha immediatamente attivato i propri avvocati e lancia un appello alla solidarietà contro la provocazione messa in atto.
Non ci fermeranno!
La successione dei fatti.
I Carabinieri, stamattina alle 11, si sono presentati nella sede nazionale Usb dicendo di dover fare una perquisizione. Asserivano di aver ricevuto una telefonata anonima che segnalava la presenza di una pistola nella sede. In un secondo momento dichiaravano che l’anonimo telefonista attribuiva la proprietà dell’arma a un sindacalista molto odiato dai padroncini delle finte cooperative che lavorano in subappalto nel settore.
Erano senza mandato di perquisizione, ma – per le leggi reale e Cossiga, in materia di droga e armi – abilitati comunque ad eseguire la perquisizione.
I compagni dell’Usb hanno imposto l’attesa dell’arrivo degli avvocati e delle parlamentari di ManifestA – Yana Ehm e Simona Suriano.
In pratica non c’è stata alcuna perquisizione, ma i carabinieri sono andati direttamente nel bagno degli uomini – un locale aperto a chiunque entri nella sede, anche per il pubblico che deve presentare delle pratiche – e, nello sciacquone hanno trovato una pistola di calibro imprecisato, avvolta nel cellophane.
Evidentemente, il/la telefonista ha piazzato l’arma in quel posto e successivamente ha chiamato i carabinieri.
Successivamente, hanno prelevato un compagno del sindacato per eseguire una perquisizione anche nella sua abitazione.
E’ assolutamente evidente che si tratta di una provocazione. L’unica incognita è chi sia il mandante. Altra cosa certa è che i carabinieri conoscono nome e cognome dell’anonimo/a telefonista.
Nelle ultime settimane Usb è stata molto attiva nel segnalare o boicottare il carico di armi per la guerra in Ucraina (nascoste su un volo classificato come “aiuti umanitari”, dall’aeroporto civile di Pisa) e per quella in Yemen (i portuali di Genova).
Piazzare un’arma nella sede del sindacato che combatte a viso aperto il traffico di armi è più di una provocazione. Sa molto di vendetta istituzionale o para-istituzionale.
Alle 16.30 si terrò una conferenza stampa per denunciare l’operazione e rilanciare tutte le ragioni dello sciopero del 22 aprile.
Contro USB una pistola nascosta nel water. Le nostre sole armi sono gli scioperi e le mobilitazioni
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Una denuncia telefonica, una perquisizione a colpo sicuro, una pistola che salta fuori dallo scarico di un water. È la sintesi dell’operazione da film dei carabinieri andata in scena questa mattina contro l’Unione Sindacale di Base.
Poco prima delle 11 i militari si presentano nella sede nazionale di USB, in via dell’Aeroporto 129 a Roma, pretendendo di operare un’ispezione alla ricerca di armi, segnalate telefonicamente da un anonimo al mattino presto.
I dirigenti USB attivano lo staff legale del sindacato e i parlamentari di ManifestA. Si chiede ai militari presenti, che invocano la procedibilità senza mandato in forza dell’articolo 4 della legge 152/1975, un provvedimento scritto dell’autorità giudiziaria.
Le forze dell’ordine vanno a colpo sicuro. L’anonimo segnalatore ha indicato dove trovare “le armi”: lo scarico di un water, “quello” scarico di “quel” water nei bagni riservati al pubblico maschile.
Salta così fuori una pistola malamente avvolta nel cellophane e immersa nell’acqua, depositata lì da mani premurose.
USB denuncia la chiara ed evidente macchinazione contro un sindacato conflittuale, una messa in scena che fa comodo a molti, troppi.
I locali di via dell’Aeroporto sono quotidianamente aperti al pubblico, come tutte le sedi USB. Di certo l’ultimo posto in cui nascondere qualcosa, figurarsi delle armi.
Di certo il primo posto in cui tentare il colpo di mano per screditare un’intera organizzazione e le moltitudini di lavoratori, di disoccupati, di precari, di senza casa che la supportano.
Le uniche armi che USB usa sono gli scioperi, le rivendicazioni, le manifestazioni, le lotte. Le pistole le lasciamo a chi le ama, a cominciare dalla compatta maggioranza che alimenta la guerra in Ucraina.
Su questa incredibile vicenda USB indice una conferenza stampa per le ore 17 di oggi, mercoledì 6 aprile, in via dell’Aeroporto 129.
Unione Sindacale di Base
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Giovanni
USB è l’unico sindacato NON asservito ai poteri di turno per questo fa paura.
L’unica arma in possesso di USB.
Ci sono le elezioni RSU nel pubblico impiego e allora bisogna screditare l’unica voce fuori dal coro di sindacati complici dello sfacelo pubblico.
Ma i cc che figura di m..da che stanno facendo.
Luciana
Trovo vergognoso e di una bassezza incredibile rispetto a chi ha telefonato e a chi si è prestato ad effettuare l’intervento dopo una segnalazione anonima. Nel periodo di elezioni RSU del P.I. e le continue lotte fatte da USB a difesa dei più deboli, sfruttati, in molti settori…qualcuno si sta prodigando a gettare melma su un Sindacato che lavora bene facendo ciò che dovrebbero fare anche gli altri
Sergio
https://www.pclavoratori.it/files/index.php?obj=NEWS&oid=7213
Pasquale
Sarebbe bene che tutto il mondo sindacale desse dimostrazione di solidarietà. Ci aspettano tempi molto duri, è importante riaccendere il conflitto sociale contro lo stato borghese. Questi guerrafondai al governo non si fermeranno perchè sono soldati e ubbidiscono a un disegno europeo a sua volta agli ordini del padrone americano. Organizziamoci in Italia e in seguito a livello internazionale come Comunisti, come lavoratori, come società civile per dare un segnale vitale forte di lotta.
Mauro
Purtroppo credo che siamo solo all’inizio…
stefano
anche in un paese di merda come il nostro non credo che i servizi arrivino a tanta stupidita’ nel costruire provocazioni come questa evidentemente irragionevole e non credibile.
piu’ probabile l’azione di qualche imbecille, magari del pd, arruolato in questo frangente da una propoganda di guerra (alla razionalità in primis) che non da altri strumenti che quelli di individuare stoltamente i propri “nemici”, motivo in più per ampliare e rafforzare il fronte di opposizione e alternativa
solidarietà
Angelantonio
Grazie compagni e compagne. Teniamo duro contro l’offensiva delle due destre al governo – quella tecnocratica e fintamente ‘democratica’ e quella populista e realmente reazionaria . Un sindacato vero e antagonista e non accondiscendente ai padroni inizia a far paura. Speriamo che i lavoratori e le lavoratrici inizino ad aprire gli occhi ed aprano la bocca per iniziare a chiedere diritti e giustizia. Non si fermeranno qui e questo è solo l’inizio. Ma dobbiamo essere più forti di questa borghesia incapace di rispettare le leggi che essa stessa si è data. Forza USB !