Riuscito lo sciopero di 24 ore nei porti italiani, indetto dalla Unione Sindacale di Base, contro il DDL 1660, un attacco durissimo alle lotte dei lavoratori ed al conflitto sociale.
Le mobilitazioni continueranno nelle città italiane anche sabato 19 ottobre, giorno in cui USB sta organizzando manifestazioni in tutta Italia insieme ad altri soggetti politici e sociali: se questa legge dovesse essere definitivamente approvata, arrivando ad un forte inasprimento delle misure repressive già introdotte negli ultimi anni, difendere e rivendicare i propri diritti sarà sempre più difficile.
Nei porti in particolare, inoltre, i lavoratori devono già opporsi alle svendite del patrimonio portuale, con le ulteriori privatizzazioni delle Autorità Portuali che si profilano all’orizzonte con la riforma della legge 84/94 e l’autonomia differenziata.
Lo sciopero è servito, quindi, anche a rappresentare l’opposizione dei lavoratori portuali alle privatizzazioni delle banchine: il DDL 1660 andrebbe a porre un serio problema di democrazia all’interno di questo contesto lavorativo.
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Franco
Sia la giornata del 19 ottobre l’inizio della messa in campo di un fronte unito proletario contro le guerre del capitale, contro l’economia di guerra, contro l’imperialismo, contro gli attacchi continui alle condizioni di vita e di lavoro, contro la repressione.
Si lavori senza indugi, indipendentemente dalle sigle sindacali e politiche di appartenenza, all’organizzazione/proclamazione di un grande sciopero generale!
Massimo Seghezzi
Il problema è che abbiamo più sigle sindacali che lavoratori!!!