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L’Unione Europea a tutto gas

A dare l’annuncio di questo progetto strategico è stata la stessa Commissione Europea. Non è un dettaglio di poco conto. Si tratta infatti della prima volta che l’Unione Europea propone un trattato a sostegno di un progetto di infrastrutture energetiche, con la decisione degli Stati membri di dare l’incarico alla Commissione Europea. L’iniziativa arriva a pochi giorni dalla presentazione della proposta di Bruxelles di una politica estera comune dell’energia e avrà un impatto sulla potenziale fornitura di progetti chiave per l’approvvigionamento di gas dell’Ue, come il Nabucco, l’Itgi (il gasdotto tra Turchia-Grecia-Italia a cui partecipa Edison), e il TAP, la pipeline transadriatica.

“L’Europa – ha affermato il commissario Ue all’Energia, Gunther Oettinger – ora sta parlando con una sola voce. Questo gasdotto è un progetto importante nel Corridoio Sud per portare nuove risorse di gas all’Europa. Abbiamo l’intenzione di realizzarlo al più presto possibile”. L’accordo Ue-Azerbaijan-Turkmenistan porrà le basi per la costruzione di un gasdotto sottomarino, che dovrebbe portare il gas dall’Asia centrale all’Ue. La decisione di oggi di dare il via libera ai negoziati dell’Ue con un paese che dispone di grandi riserve di gas, come il Turkmenistan, “avrà un impatto positivo sul progetto Nabucco, che potrebbe ottenere così una garanzia degli approvvigionamenti”. È quanto rilevano fonti comunitarie, secondo cui invece a subire potenziali effetti negativi sarebbe South Stream, capitanato da Gazprom ed Eni (e voluto da Putin e Berlusconi), perchè di fatto è un progetto concorrente. Un accordo con il Turkmenistan potrebbe essere concluso entro l’anno – riferiscono le fonti comunitarie – e questo andrebbe a favore di un gasdotto lungo e di grande portata. Inoltre sfruttare la piena capacità di Nabucco rende il progetto più sostenibile dal punto di vista economico, con una riduzione dei costi per metro cubo. In questo modo l’Unione Europea si inserisce dentro la nuova geografia delle conti energetiche e subentra agli Usa nel ridare centralità alla pipeline Nabucco che era andata in crisi per gli alti costi e per il progetto South Strema. Occorre vedere come reagirà la Russia. Berlusconi di sicuro l’avrà presa male. Ma lui ha altri problemi.

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