A dicembre, riporta l’Istat, l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator) espresso in base 2005=100, scende a 75,4 da 76,5 di novembre.
La riduzione dell’indice complessivo deriva dal calo della fiducia delle imprese dei servizi di mercato, delle costruzioni e del commercio al dettaglio, solo parzialmente bilanciato dal lieve miglioramento registrato nell’industria.
Aumenta invece l’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere, da 88,5 di novembre a 88,9, mentre diminuisce lievemente quello delle imprese di costruzione, da 79,6 di novembre a 79,5.
Le attese di produzione delle imprese manifatturiere peggiorano, ma migliorano i giudizi sugli ordini; i giudizi sulle scorte di magazzino peggiorano.
L’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie (Rpi) indica un peggioramento delle attese di produzione nei beni strumentali (da -2 a -6 il saldo) e una stabilità nei beni di consumo e in quelli intermedi.
Nelle costruzioni peggiorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione, sia le attese sull’occupazione (da -50 a -51 e da -17 a -18 i rispettivi saldi).
L’indice del clima di fiducia diminuisce sia nelle imprese dei servizi di mercato, da 73,4 di novembre a 71,9, sia in quelle del commercio al dettaglio, da 80,6 a 77,8.
Nei servizi, peggiorano le attese sull’andamento dell’economia in generale ed i giudizi sugli ordini; migliorano, invece, le attese sugli ordini.
Nel commercio al dettaglio l’indice del clima di fiducia diminuisce sia nella grande distribuzione (da 76,7 a 70,9) sia nella distribuzione tradizionale (da 87,0 a 85,3).
Buon 2013! dunque…
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