E’ finita in tragedia la protesta di un piccolo commerciante di Ercolano (Napoli), trasportato all’ospedale Cardarelli in condizioni disperate.
La protesta è scattata intorno alle 10,30 di questa mattina. Il fioraio, Antonio Formicola, 49 anni, si è recato nell’ufficio del sindaco per contestare la revoca di una autorizzazione e, dopo avere fatto uscire i presenti minacciandoli con un coltello, si è cosparso di benzina e si è lanciato dal balcone del municipio di Ercolano.
Sono rimasti feriti anche un passante – pare colpito da un estintore lanciato per cercare di spegnere il rogo umano di Antonio Formicola- e un agente della polizia municipale.
Il motivo del gesto, è stata una autorizzazione negata nei pressi del negozio di fiori in corso Resina. Ma alla notizia della morte di Formicola, è scoppiata una sorta di rivolta davanti al municipio. Oltre 400 commercianti hanno provato a entrare in Comune, ma sono stati bloccati dai poliziotti schierati in assetto anti-sommossa. La tensione davanti al palazzo è altissima – ci confermano fonti locali – e stati inviati ulteriori rinforzi dal reparto mobile della Questura di Napoli e dal comando della polizia municipale di Portici. La folla che si è radunata davanti al Municipio ha iniziato a urlare frasi come «assassino, assassino» all’indirizzo del primo cittadino che non è presente nella sede comunale. Il traffico all’altezza della Reggia di Portici è bloccato in direzione degli scavi archeologici, per motivi di ordine pubblico. Due mesi fa la tensione tra commercianti e amministrazione locale era invece esplosa sotto il comune di Napoli, con scontri e tafferugli con la polizia.
Proprio nei giorni scorsi alcune organizzazioni di commercianti avevano reso noti i dati gravi circa la crisi nel settore del commercio.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa