A Porta Pia l’assedio continua. L’assemblea di ieri mattina, partecipatissima, è iniziata subito denunciando gli arresti di sabato ed ha rilanciato: l’accampata continuerà fino a martedì, almeno fino a quando i ministri competenti – in particolare Maurizio Lupi – non incontreranno una delegazione dei movimenti per il diritto all’abitare che chiedono il blocco degli sfratti.
Tra i primi interventi Paolo di Vetta dei Blocchi Precari Metropolitani: “I fermati e gli arrestati sono patrimonio comune. Non esistono buoni e cattivi. A tutti va la nostra solidarietà”. Dalla piazza si è alzato subito un coro dal pubblico: “LIBERI TUTTI, LIBERE TUTTE!”.
Durante le cariche di sabato pomeriggio sei dimostranti sono stati arrestati, tra loro anche un minorenne. Il fascicolo aperto dalla Procura nei loro confronti è stato affidato al sostituto procuratore Luca Palamara. I sei arrestati – due sono di Napoli e Salerno, altri due di Urbino, gli altri due di Caserta e di Genova – sono accusati di reati che vanno dalla resistenza aggravata ai danneggiamenti.
Da subito gli organizzatori dell’acampada avevano lanciato un presidio di massa di fronte al Tribunale di Piazzale Clodio, in occasione del processo per direttissima inizialmente annunciato per questa mattina. Ma poi gli avvocati del Legal Team ieri pomeriggio hanno incontrato in carcere Sara, Celeste e gli altri dimostranti arrestati, avvertendo che oggi non ci sarebbe stato il processo. Solo oggi pomeriggio si è saputo che gli interrogatori saranno realizzati per tutti e tutte all’interno del carcere di Regina Coeli, a partire dalle 10,30, mercoledì prossimo. La volontà degli inquirenti è quella di prolungare il più possibile la carcerazione degli attivisti.
Saltato il presidio di solidarietà a Piazzale Clodio previsto per questa mattina, comunque già ieri sera alcune centinaia di persone hanno dato vita a due momenti di solidarietà nei confronti degli arrestati. Alle 19 un doppio appuntamento si è tenuto fuori dal carcere di Rebibbia per esprimere solidarietà alle due compagne del Cau e anche a Regine Coeli dove invece sono rinchiusi gli altri 4 compagni. Sara e Celeste hanno risposto agli slogan di solidarietà sventolando una sciarpa dalle finestre della cella dove sono rinchiuse.
Degli altri fermati sabato pomeriggio – anche in questo caso la maggior parte di loro durante le cariche davanti al Ministero degll’Economia e delle Finanze – altri nove sono stati liberati ma denunciati a piede libero. Per oggi pomeriggio due assemblee di solidarietà con coloro che sono stati arrestati o denunciati si svolgeranno a Napoli e a Urbino.
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