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Decreto sottosviluppo. Il governo “ci lavora”

La risposta è già da sé un programma. Nessuna idea compiuta, oltre che nessun soldo da investire. Nessuna lungimiranza o visione “di sistema”.

La riprova la si ha leggendo il solito elenco di ideuzze scollegate le une dalle altre, un insieme di autentiche idiozie (la “pagella on line” è soltanto una, anche se la più lontana da un‘idea di “sviluppo) che però qua e linea mostrano la presenza operativa di un’ideologia. Miserabile, certo, ma ideologia in senso proprio.

E’ quella del “fate quello che vi pare”. A prima vista può somigliare al laisssez faire del liberismo classico. Ma quello manteneva comunque al “pubblico” una funzione di regolatore, di “limitatore” degli abusi, oltre che un ruolo di “promotore sistemico” pur senza mettere in piedi aziende pubbliche.

Qui no. C’è una visione del mondo molto più banale. Come se “la libera impresa” non stesse in questo momento producendo crescita perché “bloccata” da vincoli esterni. Siano essi i contratti di lavoro e i controlli fiscali, i livelli salariali minimi o le misure antimafia, i vincoli paesaggistici o ambientali oppure le misure antisofisticazione. Il ministro Sacconi è il testimonial più convinto di questa ideologia da salumiere col dito sulla bilancia.

Il “fate quel che volete” qui è un liberare i cani dell’arraffa-arraffa, non gli animal spirits del capitalismo. Se vogliamo restare all’analogia animalesca, è un via libera per gli scarafaggi, non per le tigri. Mette a disposizione dei topi quel che resta di una civiltà caduta, in una esaltazione della spartizione “micro”; ma non avvia un periodo di “accumulazione originaria” selvaggia. Non è insomma neppure una logica capitalistica. Persino sulle “grandi opere infrastrutturali” l’idea si riduce a una “defiscalizzazione”, a un “chiudere tutti e due gli occhi” su chi partecipa, come vengono fatti i lavori, le misure di sicurezza, ecc. La “decretazione d’emergenza”, ad arbitrio del sorvegliante di turno, in luogo di una politica industriale, territoriale, della mobilità  o energetica.

Facile prevedere, dunque, un “non basta” da parte di Confindustria e delle imprese. Che con le mani prenderanno intanto quel che viene loro regalato, mentre a voce sempre più alta chiederanno “misure strutturali”.

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da Il Sole 24 Ore

Piani speciali per le aree di crisi

di Carmine Fotina e Marco Rogari

Finanziare programmi speciali per le aree di crisi. È una delle proposte contenute nella nuova bozza del decreto crescita, ma è anche una delle misure legate a filo doppio al reperimento di risorse. L’obiettivo dello Sviluppo economico è provare a rilanciare sulla politica industriale. Un canale sarebbero gli interventi per le infrastrutture delle aree interessate da crisi industriale e di quelle individuate con accordi di programma tra Governo, Regioni ed enti locali.

I programmi speciali, che sarebbero attuati da Invitalia, hanno però bisogno di risorse fresche, senza le quali resterebbero solo buone intenzioni. La misura proposta dal ministero dello Sviluppo prevede la possibilità del partenariato pubblico-privato, ma potrebbe non bastare. Ancora una volta la linea del decreto a costo zero su cui si è assestato il ministero dell’Economia condiziona le proposte che arrivano dagli altri dicasteri. Per quanto riguarda i programmi per le aree di crisi, lo Sviluppo può al massimo cercare fondi in casa: l’idea è impiegare il 30% delle risorse provenienti dalle revoche degli incentivi della legge 488 (il 70% andrebbe invece a finanziare i contratti di sviluppo).

Secondo fonti di governo, la bozza è comunque ancora un cantiere aperto e bisognerà lavorare a una sintesi senza escludere, se ci saranno risorse, interventi nuovi su energia, internazionalizzazione e tlc, argomenti su cui lavora lo Sviluppo. Nelle ipotesi fin qui circolate, frutto di varie proposte, c’è anche un pacchetto liberalizzazioni, che riguarda una serie di attività professionali minori, con sostituzione delle autorizzazioni con la Scia. Ma anche l’intero settore del commercio all’ingrosso di prodotti alimentari. Si pensa poi a integrare il meccanismo per ripartire le risorse del Fri (Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca) dando più spazio alle reti di impresa e alle aziende che realizzano nuovi investimenti o progetti in collaborazione con organismi di ricerca.

Le prime bozze in circolazione contengono anche un mini-pacchetto scuola-università: pagelle e certificati scolastici online dal 2003; abbassamento da 70 a 68 anni della soglia per il pensionamento obbligatorio dei professori universitari; eliminazione del vincolo di assunzione (anche di docenti) per gli atenei che sforano i limiti di spesa per il personale. Ieri però il ministero dell’Istruzione ha precisato che si tratta di misure prive di fondamento, fatta eccezione per le pagelle e i certificati online.

Nel menu dei tecnici figura la garanzia per l’accensione del mutuo prima casa delle giovani coppie precarie anche attraverso la proroga delle misure già in vigore. Lo stesso ministro Giorgia Meloni ricorda che la garanzia è già attiva. Tra le ipotesi sul tappeto, l’obbligo per le aziende di trasporto di dotarsi di biglietti elettronici per gli autobus, la certificazione on line all’Inps per la malattia dei figli e l’accesso alla Pa con il concorso unico dal 2013. Allo studio la possibilità per gli inquilini degli enti previdenziali di esercitare il riscatto della casa entro il 2012 e la polizza obbligatoria anti-calamità per la casa nelle aree a rischio sismico.

Confermati i pacchetti lavoro (riduzione dei contributi sui contratti di apprendistato e incentivazione del telelavoro) e infrastrutture: sgravi Ires e attribuzione alla società che costruisce e gestisce l’opera di una quota Iva nel limite massimo del 25% per 15 anni; possibilità di emettere obbligazioni per le società concessionarie. Su quest’ultimo fronte è allo studio anche l’eventualità di deliberare lo stato d’emergenza per le infrastrutture considerate strategiche nel caso in cui si evidenzino gravi difficoltà o particolari complessità nella realizzazione.
Le attuali bozze prevedono poi il silenzio-assenso per il ‘permesso di costruire’ e la reciprocità ferroviaria (stesse restrizioni Italia-estero). Nella ‘griglia’ anche le maxi-multe per gli albergatori che registrano male i clienti e lo smaltimento fai da te per aghi e siringhe.

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Le novità del decreto sviluppo dalle pagelle online alle garanzie sui mutui dei giovani precari

di Nicoletta Cottone

Non ci sono soldi, è il ritornello dell’Esecutivo. E Berlusconi da una parte promette («spero di potere annunciare giá in settimana qualcosa sul decreto sviluppo»), dall’altra si smarca (il premier può solo «suggerire» e non ha «nessuna capacitá di decidere»). Le imprese (Confindustria, Abi, Ania, Alleanza delle cooperative, Rete Imprese Italia) hanno nuovamente inviato ieri una lettera al premier. Per ricordare che dopo il Manifesto per lo sviluppo non è arrivata alcuna risposta per sollecitare le riforme, per lanciare un nuovo allarme sulla perdita di credibilità del Paese. Per avvertire che il tempo è scaduto. Il capo dello Stato ha ricordato l’urgenza di varare «riforme per favorire la crescita e lo sviluppo».

Matteoli: snellimento delle procedure e finanziamenti parziali per le infrastrutture
Il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, ha detto che «il cuore del provvedimento è costituito da una normativa per lo snellimento delle procedure e creerà le condizioni per attrarre investimenti privati. Da parte sua, lo Stato, al massimo, può contribuire per il 25-30 per cento». C’è la anche «necessità di prevedere la possibilità di finanziamenti parziali per le infrastrutture utili per il Paese». Non ci sono soldi, ha detto, ma «ci saranno risorse indirette, come la defiscalizzazione, che potrebbero essere sufficienti per i concessionari».

Vertice operativo a palazzo Grazioli
Si è svolto nel primo pomeriggio a Palazzo Grazioli un vertice fra il premier e il ministro Tremonti proprio sul decreto sviluppo. Hanno partecipato anche i ministri Paolo Romani, Altero Matteoli e il segretario del Pdl, Angelino Alfano. Ecco le ultime novità contenute nella bozza di decreto sviluppo.

Garanzia sui mutui delle giovani coppie di precari
Nella bozza sarebbe presente una garanzia dello Stato per giovani coppie di sposi prive di contratto di lavoro a tempo indeterminato per accensione mutuo prima casa».

Certificati on line anche per la malattia dei figli
Certificati on-line anche in caso di malattia dei figli. Una scelta per «assicurare un quadro completo delle assenze nei settori pubblico e privato e un efficace sistema di controllo delle stesse, nonchè di semplificare gli adempimenti a carico dei lavoratori, riducendone i costi connessi, in tutti i casi di assenza per malattia del figlio, la certificazione di malattia è inviata per via telematica».

Le pagelle arriveranno solo on line
Addio alle pagelle: dal 2013 arriveranno solo via web insieme ai certificati. Lo stesso è previsto per iscrizioni e pagamenti delle tasse scolastiche. Una misura che dovrebbe interessare le istituzioni scolastiche pubbliche di ogni ordine e grado.

Imprese: razionalizzazione dei controlli
I controlli sulle imprese vengono razionalizzati per «recare minore intralcio» all’attività.

Polizza per calamità naturali
Arriva la polizza assicurativa contro i rischi derivanti da calamità naturali. Dovranno prevedere la copertura assicurativa obbligatoria per il rischio calamità naturali su fabbricati destinati a uso abitativo, con esclusione di
quelli abusivi o per i quali non sono stati completati i pagamenti del condono. La copertura dei rischi riguarda terremoti, maremoti, frane, alluvioni, inondazioni. I premi assicurativi dovranno essere correlati agli indici di rischio delle diverse aree.

Infrastrutture strategiche: possibilità di stato di emergenza
Arriva la possibilità di deliberare lo stato d’emergenza per le infrastrutture strategiche.

Infrastrutture: si potranno emettere obbligazioni
Per realizzare infrastrutture le società concessionarie potranno emettere obbligazioni

Meno Ires e quota Iva per infrastrutture
Può essere attribuita alla società che costruisce e gestisce l’opera una quota nel limite massimo del 25%, per non più di 15 anni, del gettito Iva. Si pensa anche a sgravi Ires.

Riscatto immobili enti previdenziali entro marzo 2012
«Al fine di completare il processo di dismissione degli immobili degli enti previdenziali» gli aventi diritto «possono esercitare il diritto di riscatto nel termine del 31 marzo del 2012 mediante dichiarazione scritta inviata, anche in via telematica, all’ente proprietario».

Liberalizzazioni per il commercio all’ingrosso e per le agenzie di affari
Liberalizzazioni anche in materia di norme sul commercio all’ingrosso dei prodotti ortofrutticoli, delle carni e dei prodotti ittici: scompare l’albo per queste professioni. Liberalizzazioni anche per il facchinaggio, una
completa liberalizzazione del commercio all’ingrosso del settore
alimentare. Liberalizzazione anche in materia di attività di agenzia di affari, comprese quelle nel settore delle nel settore delle esposizioni, mostre e fiere campionarie. Tra le liberalizzazioni c’è anche quella della produzione e del commercio della margarina e dei grassi idrogenati alimentari. Prevista l’abrogazione di una serie di norme che prevedono vincoli per questi tipo di attività.

Silenzio-assenso per il permesso di costruire
Se non viene espresso «motivato diniego» sulla domanda di permesso di costruire entro 90 giorni dalla richiesta scatta il meccanismo del silenzio-assenso. Cioè il permesso viene accordato. Lo prevede la bozza del decreto Sviluppo che esclude però i casi in cui sussistono vincoli ambientali, paesaggistici o culturali.

Biglietto elettronico per bus e metrò
Arriva il biglietto elettronico per bus e metrò. In base alla bozza del decreto, infatti, «Al fine di incentivare l’uso degli strumenti elettronici per
migliorare i servizi ai cittadini nel settore del trasporto pubblico locale, riducendone i costi connessi – si legge nel testo – le aziende di trasporto pubblico locale adottano sistemi di bigliettazione elettronica e di pagamento interoperabili a livello nazionale».

Concorsi unici nella P.A.
Dal 1° gennaio 2013 i dirigenti e le figure professionali comuni a tutta la pubblica amministrazione verranno selezionati tramite concorsi unici. Che saranno organizzati dal Dipartimento della Funzione Pubblica «previa ricognizione del fabbisogno presso le amministrazioni interessate». Le amministrazioni pubbliche potranno «assumere personale solo attingendo alle graduatorie di concorso predisposte presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, provvedendo a programmare, in quanto possibile, le quote annuali di assunzioni» ma «potranno essere autorizzate a svolgere direttamente i concorsi pubblici per specifiche professionalità».

Regolare chi è in attesa di permesso di soggiorno
Èchi è in attesa di permesso di soggiorno. Si legge nella bozza che «In attesa del rilascio o del rinnovo del permesso di soggiorno, anche nel caso non venga rispettato il termine dei venti giorni», il lavoratore straniero «può legittimamente soggiornare nel territorio dello stato e svolgere temporaneamente l’attività lavorativa fino ad eventuale comunicazione dell’autorità di pubblica sicurezza».

Collocamento a riposo dei docenti a 68 anni
Proroga al 31 dicembre 2012 del termine «per procedere alle assunzioni del personale universitario nel limite di spesa pari al cinquanta per cento di quella relativa al personale a tempo indeterminato complessivamente cessato nell’anno 2010» ai sensi della legge 133/2008.Collocamento a riposo dei docenti universitari a 68 anziché a 70 anni. Il Ministro Gerlmini smentisce che ci sia una norma sull reclutamento straordinario di docenti associati previsto dalla riforma dell’università anche negli atenei spendaccioni, ovvero quelli che hanno speso più del 90% delle risorse pubbliche per pagare il personale.

Albergatori: multe fino a 1.800 euro
Multe da 300 a 1.800 euro agli albergatori che registrano male i clienti.

Smaltimento fai da te per siringhe e aghi
Smaltimenti “fai da te” per siringhe con botulino usate per gonfiare le labbra, aghi da piercing o lamette per depilazione. Si potranno trasportare “in proprio”, per esempio sulla propria auto, fino ad un massimo di 30 kg al giorno sino all’impianto di smaltimento (termodistruzione). La norma riguarda estetisti, acconciatori, truccatori, tatuatori, chi fa piercing, agopunturisti, podologi, callisti, manicure, e pedicure.

Cura dimagrante per i metri quadrati occupati dalle sedi periferiche della P.A.
Meno metri quadrati per le strutture periferiche delle amministrazioni centrali delo Stato. Nel 2012 e 2013 gli immobili demaniali destinati ad uffici pubblici dovranno diminuire del 10% in termini di metri quadri. E altrettanto dovrà scendere la spesa per il canone di locazione in caso di nuovi contratti. I risparmi realizzati contribuiranno per metà al miglioramento dei saldi di finanza pubblica e per l’altra metà alla contrattazione integrativa.

Reciprocità ferrovviaria
Stesse restrizioni alle imprese straniere rispetto a quelle che i loro paesi attuano alle nostre.

Nasce la borsa carburanti
Per far calare il prezzo della benzina e un assetto «maggiormente concorrenziale del mercato dei carburanti per autotrazione», nasce una sorta di Borsa all’ingrosso dei carburanti. La bozza prevede che il Gestore dei mercati energetici definisca «un mercato organizzato all’ingrosso dei carburanti, secondo principi di neutralità, trasparenza e concorrenza, nel quale sono negoziati con listini almeno settimanali, prodotti petroliferi destinati all’autotrazione».

Perequazione Nord-sud per il fotovoltaico
Un correttivo perequativo agli incentivi al fotovoltaico collegato ai gradi-giorni delle zone climatiche, in modo «da uniformare il valore dell’incentivo su tutto il territorio nazionale». La misura per compensare con una maggiorazione gli impianti in zone meno assolate. Le misure operative saranno indicate in un decreto Sviluppo economico di concerto con l’Ambiente. Scopo della misura sono il raggiungimento degli obiettivi nazionali per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e la maggiore efficienza in campo energetico delle tariffe incentivanti sulla produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici.

Zone a burocrazia zero in tutta Italia
Sono previste zone a burocrazia zero. La sperimentazione interesserà tutto il territorio nazionale, fino al 31 dicembre 2013.

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