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Assemblee, scioperi spontanei e cortei contro la manovra Monti

A Napoli è stata una conseguenza naturale – dopo circa due ore di discussione sugli effetti antisociali della manovra varata dal governo Monti – quella di dare vita ad un corteo di controinformazione che dalla sede dell’Istituto Universitario Orientale ha percorso il centro storico di Napoli sciogliendosi nella centrale Piazza Carità. Un significativo primo momento di attivizzazione pubblica in cui, tra lo sventolio delle bandiere con il logo della campagna Eat the Rich e la distribuzione di volantini contro il governo, le banche e il debito, ha inaugurato la mobilitazione contro Monti e il suo esecutivo. Convocata dai compagni di Clashcityworkers, a cui, subito, a dato la convinta adesione il Comitato NO/Debito di Napoli, si è svolta una partecipata assemblea di analisi dei punti principali della manovra varata dal governo e di orientamento circa le necessarie mobilitazioni sociali che dovranno costruirsi nelle prossime settimane. Nel corso della discussione, in cui sono intervenuti lavoratori dei trasporti, dell’Iribus di Avellino, il giornalista de Il Manifesto Francesco Piccioni via skype e alcuni attivisti sociali, è stata ribadita la necessità, e l’urgenza, di costruire nei posti di lavoro e nei territori l’opposizione netta, prevedendo anche lo strumento dello Sciopero Generale, a questa manovra e al complesso dei provvedimenti del governo Monti e dei diktat dell’Unione Europea. L’assemblea ha, inoltre, fatto proprio l’appuntamento, in via di definizione, di mobilitazione contro la kermesse della Fiat, che nella prossima settimana, da Napoli, lancerà il nuovo modello della Panda che sarà costruito nello stabilimento Fabbrica Italia di Pomigliano d’Arco che, come è noto, è stato il lungo da cui si è avviata la controriforma Marchionne che sta imponendosi non solo nei siti della Fiat ma nell’insieme del sistema produttivo dell’Azienda/Italia.

A Roma si è tenuto un Sit In di protesta davanti a Montecitorio mentre Monti comunicava la sua manovra alla canera dei Deputati. Sulla piazza oltre alle organizzazioni della sinistra anche i lavoratori degli appalti delle ferrovie che verranno licenziati tra pochi giorni. Nella capitale si torna in piazza oggi pomeriggio contro l’annunciato aumento delle tariffe dei trasporti e le privatizzazioni delle aziende pubbliche locali come Atac e Acea. Studenti, precari, comitati per l’acqua pubblica, comitati dei pendolari, comitato No Debito si sonodati appuntamento alle 15.00 alla Piramide.

Contro la terapia d’urto antipopolare del governo Monti si sono già mobilitati spontaneamente gli operai della Piaggio di Pontedera che hanno anche bloccato la stazione, e gli operai della Same di Treviglio che hanno scioperato spontaneamente e bloccato la Statale. A Milano hanno incrociato le braccia per alcune ore fabbriche come la Frimont, l’Electrolux, la Marcegaglia, l’Hydronic e molte altre. Potrebbe essere l’inizio di una vasta, rabbiosa e giustificata rabbia popolare.

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1 Commento


  • Vittorio

    Credo sia giunto il momento di farci sentire…con le buone o con le cattive. Io ho 40 anni ed ho perso il lavoro….leggo che ci sono agevolazioni per donne e uomini fino a 35 anni….ed io cosa devo fare?? Siamo stanchi di essere derisi e derubati, siamo stanchi di dover accettare questi soprusi….è ora di muoverci….

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