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Cachi e vernice contro Cisl e Uil. E contro Militant è caccia alle streghe

Stamattina un gruppo di attivisti di ‘Militant’, collettivo romano noto per le ottime analisi politiche, l’ironia tagliente e l’azione diretta, ha dato vita a una significativa iniziativa di denuncia nei confronti del sindacalismo giallo. Quello di Cisl e Uil, per cominciare, le cui direzioni non hanno voluto aderire neanche al poco più che simbolico sciopero generale – solo 4 ore! – convocato per domani da una Cgil che se lo sarebbe anche risparmiato, se non fosse che i suoi partner della Confederazione Europea de Sindacati hanno deciso di fare di domani una giornata internazionale di lotta contro l’austerity, i sacrifici e i tagli al lavoro e allo stato sociale.
Anche le proteste contro alcune sedi romane di Cisl e Uil sono state simboliche: un po’ di vernice, qualche cachi, uova e uno striscione. Un po’ di slogan e dei volantini, che spiegavano il perché dell’azione di sanzionamento e ne rivendicavano anche la paternità. 

Qui le foto e il comunicato sull’iniziativa

”Questa mattina una ventina di precari, disoccupati e lavoratori a nero hanno accolto i continui inviti di padroni e governo ad essere meno choosy nella scelta del lavoro e si sono reinventati come interior designer della sede romana di Fim e Uilm” hanno scritto quelli di Militant. ”Visto l’amore per il giallo padronale di Bonanni ed Angeletti i militanti hanno dato un tocco di colore a dei locali altrimenti cupi aggiungendo delle nuance di giallo uovo e giallo vernice e qualche tocco di rosso kaki”.

Ma le direzioni di Cisl e Uil, che non hanno il senso dell’umorismo e di design evidentemente non se ne intendono, non l’hanno presa bene, ed hanno subito denunciato ‘un attacco violento’ nei confronti delle proprie sedi e dei propri iscritti. Invitando naturalmente il Viminale ad agire immediatamente contro gli aggressori, colpevoli di “lesa maestà”. E non contenti del coro mediatico che condannava l’azione, alle 18 i rappresentanti dei sindacati sono andati proprio sotto agli uffici del Ministro Cancellieri a chiedere che la mano della giustizia agisca risoluta e immediata contro i contestatori.
“Quanto avvenuto stamattina di fronte alle sedi della Federazione dei metalmeccanici di Cisl e Uil é di una gravità che lascia esterrefatti” ha sentenziato Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio. “Devastare una sede, arrivare addirittura a picchiare due lavoratori – hanno dichiarato i leader locali di Cgil, Cisl e Uil – non ha nulla a che fare con la libera espressione di un dissenso. E’ brutalità pura e semplice. E’ ignoranza profonda”. 
Per esprimere solidarietà agli aggrediti si sono smossi addirittura i vertici massimi della Cgil – Susanna Camusso – e della Fiom – Maurizio Landini, che condannano ”fermamente” questi atti ”vili e inaccettabili” di ”delinquenti comuni” che ”nulla hanno a che fare con il movimento sindacale e la democrazia”.

E quando alle 18 un drappello di burocrati sindacali si sono presentati davanti al Viminale – tra loro Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti – il Ministro Annamaria Cancellieri ha aperto loro le porte e li ha ricevuti, promettendo che farà di tutto “per aumentare la capacità di intervento e per contrastare episodi di questo genere”.

Insomma è cominciata la caccia alle streghe, in cui certi soggetti sono più che esperti. In poche ore quello che per le agenzie di stampa era un blitz simbolico diventa la ‘devastazione’ delle sedi di Cisl e Uil, accompagnata da violenza e minacce. E il nome del collettivo, ben evidente sui volantini e sul blog, viene storpiato in “organizzazione comunista ‘Collettivo militante Noi saremo tutto’”, perché evidentemente Militant sembrava poco minaccioso come sigla. Permettendo a esponenti politici e sindacali di montare un caso che non esiste. Come l’europarlamentare del PD Sassoli, che in una dichiarazione sensazionalista afferma:

”Mi auguro che i componenti del sedicente collettivo militante di incappucciati che questa mattina, con modalità squadriste, hanno devastato le sedi romane di Fim Cisl e Uil e aggredito il personale presente vengano al più presto individuati e assicurati alla giustizia”.

Detto e quasi fatto: in serata la Questura di Roma diffonde in pompa magna un comunicato in cui afferma di aver individuato uno degli autori “del blitz vandalico” e che ora proseguono le indagini per cercare di pervenire all’identificazione degli altri soggetti coinvolti”.

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