“Se il sequestro preventivo dovesse permanere, pur a fronte del mutato quadro autorizzatorio, l’ovvia insostenibilità economico-finanziaria condurrebbe inevitabilmente alla definitiva cessazione dell’attività produttiva e alla chiusura del polo produttivo”.
Il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, e l’avvocato Marco De Luca di Milano ha espresso questa minaccia esplicita nell’istanza di dissequestro degli impianti dell’area a caldo del siderurgico presentata ieri alla Procura di Taranto.
Intanto, un operaio è rimasto ferito mentre lavorava nell’area della colata continua 4 dell’acciaieria 2, che è uno degli impianti posti sotto sequestro dalla magistratura. Giampiero Neglia è rimasto ferito non gravemente mentre stava sollevando un giunto utilizzando un mezzo meccanico appoggiato ad una scaletta. La scaletta ha ceduto improvvisamente finendo addosso al lavoratore.
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