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Roma. Il 24 novembre antifascismo permanente

“Roma libera. No ai fascisti vecchi e nuovi”, “Contro il raduno nazifascista: resistenza”. Sono gli striscioni esposti stamattina in piazza Santissimi Apostoli, davanti la sede della Prefettura contro il raduno di Casapound previsto per il 24 novembre. In prefettura, quasi in contemporanea c’erano anche il capo di Casa Pound Iannone e due suoi camerati di merende, convocati perché la tensione sulla loro marcia di sabato prossimo a Roma sta facendo schizzare la tensione alle stelle. Oggi pomeriggio in Prefettura si riunirà il Comitato Provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza. Gli antifascisti romani hanno già convocato comunque una contromanifestazione con appuntamento alle ore 14.00 di sabato prossimo a Piazza Vittorio. Se i fascisti verranno lasciati sfilare per le strade di Roma, la situazione si annuncia molto tesa.

In piazza oggi c’era anche comitato “Madri per Roma Città Aperta”, impegnato a denunciare “ogni atto, ogni dichiarazione, ogni intento che  prefiguri l’apologia di un regime che l’Italia ha pagato per più di venti anni con violenze, torture e morti”. Presenti al presidio, oltre alla madri, gli attivisti del circolo Mario Mieli, militanti antifascisti, il consigliere provinciale Gianluca Peciola e il consigliere regionale della Fds Fabio Nobile. Tra gli interventi in piazza anche quello di Mimmo Vasapollo della Rete dei Comunisti, che da tempo aveva lanciato un appello alla mobilitazione antifascista contro la manifestazione di Casa Pound.
Qui di seguito il comunicato che la Rete dei Comunisti di Roma ha diffuso nel pomeriggio di oggi:

Si avvicina la data della parata fascista di Casa Pound a Roma e nonostante gli appelli e le mobilitazioni sembra che questa, al momento, non verrà vietata.
Anche in questo caso non si nega agli accoliti di Gianluca Iannone l’ennesima occasione di agibilità politica. Evidentemente “i fascisti del terzo millennio” hanno ancora da incassare, dopo aver appoggiato le candidature della governatrice Polverini e del sindaco Alemanno e aver salutato la sua elezione con il saluto romano sulle scalinate del Campidoglio.
“Cassa Pound”, come sarebbe meglio chiamarla, ha già appunto incassato favori e cospicui affari con le amministrazioni di Roma e del Lazio, ma ancor più una legittimazione politica che li porta a poter compiere indisturbati le loro scorribande squadriste e provocatorie per la città. Un sistema politico ed economico che mette insieme, in una relazione progettuale strettissima, i fascisti di “panza e di governo” con quelli di “strada” e rende assolutamente attuale il fascismo e la sua azione.
Comprendere questo significa rendere nuovamente attuale anche la necessità dell’antifascismo, riconquistando quel terreno perso che ha permesso da una parte il revisionismo storico e dall’altra l’azione culturale, assecondata anche, volontariamente o involontariamente, da alcuni settori della sinistra, che vorrebbe relegare il fascismo e l’antifascismo a fatti puramente storico e ormai appartenenti al passato.
Roma non può diventare il “cuore nero” del nostro paese. Diventa quindi improrogabile riattivare nella nostra città la mobilitazione e l’azione antifascista permanente, anche sabato 24 novembre dove è necessario impedire con ogni mezzo la manifestazione di Casapound.
Pertanto se Prefettura e Questura non vieteranno il corteo fascista si assumeranno le loro responsabilità, gli antifascisti di Roma saranno comunque in piazza anche se quella che vorrebbero fosse la riedizione della “marcia su Roma” si dovesse tramutare in presidio.
La Rete dei Comunisti parteciperà alla manifestazione di Piazza Vittorio alle ore 14,30 e fa’ appello a tutti gli antifascisti per far diventare il 24 novembre 2012 un’intera giornata di mobilitazione antifascista, come momento di un’azione stabile e permanente.

Rete dei Comunisti – Roma

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1 Commento


  • Coordinamento Antifascista Murri

    Anche a Bologna sabato manifestazione cittadina control’apertura di CasaPound Bologna promossa dal Coordinamento Antifascisti Murri, formato da cittadini del quartiere in cui ha preso posto la sede. Allego testo del volantino di convocazione della manifestazione:

    Alcuni mesi fa i fascisti di Casa Pound hanno aperto una loro sede in via Malvolta 16/d, nel quartiere Murri a Bologna, di nascosto, dietro la copertura di una fantomatica associazione culturale, dal nome sinistro: “Sole e acciaio”.

    Come residenti nel quartiere abbiamo sentito
    l’esigenza di tenere monitorate le loro attività, come prima forma di
    autodifesa. Pur proveniendo da esperienze e realtà diverse siamo oggi
    uniti dall’ideale antifascista e da una necessità non rimandabile:
    togliere qualsiasi agibilità alla propaganda dei fascisti e chiudere la
    sede di via Malvolta 16/d.

    I cosiddetti fascisti del terzo millennio (come si definiscono
    pubblicamente) utilizzano le armi del mimetismo che hanno ereditato dai
    loro “padri” di Terza Posizione e mostrano un volto affabile e giovanile
    per cercare di imbonirci. Nella loro demagogia vogliono rifarsi a un
    supposto “fascismo delle origini”, venato di vitalismo e irrazionalismo,
    vicino a D’Annunzio, Fiume e al “diciannovismo” (dal 1919, anno di
    fondazione dei fasci di combattimento).

    Dietro c’è la violenza squadrista: bastonate agli studenti che
    protestavano contro la controriforma Gelmini nel 2008 a Piazza Navona,
    coltellate ai gay e agli “alternativi”, infinite aggressioni a compagni
    o semplici dissidenti su e giù per l’Italia, fino all’assassinio: nel
    dicembre 2011 un militante di Casa Pound, Gianluca Casseri, spara a
    bruciapelo ad alcuni venditori ambulanti senegalesi, a Firenze; ne
    ammazza due e ferisce altri tre, in quella che è una vera e propria
    esecuzione razzista.

    Questi sono i pericoli. Per contrastare tutto ciò abbiamo iniziato
    un’attività pubblica nel quartiere e nella città: con regolari
    volantinaggi e affissioni, e attuando due iniziative simboliche,
    intitolando una rotatoria all’antifascista Emilio Bassi e dando vita a
    un presidio partecipato di fronte alla targa che ricorda il ruolo delle
    donne antifasciste nella Resistenza, presso il parco Renata Viganò,
    opera sfregiata con un fascio littorio la notte subito precedente alla
    nostra iniziativa.

    Noi crediamo anche che i veri nemici siano i padroni, gli speculatori e
    tutti quegli apparati statali e sovrastatali che ci stanno facendo
    pagare con lacrime e sangue una crisi finanziaria di cui hanno
    l’esclusiva responsabilità., per questo ci siamo dati tre parole
    d’ordine: internazionalismo, libertà e giustizia sociale. Questi sono i
    nostri valori.

    I fascisti di via Malvolta costituiscono un ostacolo nell’affermazione
    di questi valori perché sono, come tutti i loro camerati, a fianco dei
    padroni contro i lavoratori e al fianco della polizia contro chiunque si
    ribelli a un ordine ingiusto. Lo dimostra ad esempio il recente appoggio
    di Casa Pound alle politiche del padrone dell’Ilva di Taranto Riva, noto
    sfruttatore ed affamatore, assassino inquinatore di una popolazione e
    del suo intero territorio.

    La nostra netta percezione oggi è che i fascisti di via Malvolta tentino
    di allargare la propria sfera d’azione: adesivi, scritte, manifesti,
    aperitivi sul marciapiede, una sede aperta diversi giorni a settimana e
    la prima iniziativa pubblica il 13 ottobre scorso, conclusasi lungo la
    strada al grido di “Duce Duce”, sotto l’occhio protettivo carabinieri.
    Tutto ciò è ostacolato spontaneamente dalla gente del quartiere che
    rimuove gli adesivi, copre le scritte, appende striscioni antifascisti e
    si riprende le strade (come è avvenuto lo stesso 13 ottobre), ma avviene
    anche nel silenzio assordante delle istituzioni, dal quartiere al
    comune.

    Noi non resteremo a guardare: l’attività spontanea degli abitanti del
    quartiere merita l’appoggio di tutti-e. Proponiamo quindi alle donne e
    agli uomini liberi, e alle loro associazioni, una manifestazione,
    popolare e determinata, nel pomeriggio di sabato 24 novembre.

    Sabato 24 novembre manifestazione ore 15 piazza Carducci

    Chiudiamo le sedi dei fascisti! Chiudiamo Casa Pound!

    Per il Coordinamento
    Mariangela

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