La tregua non convince – e i fatti lo confermano – ma soprattutto la questione dell’autodeterminazione del popolo palestinese rimane tutta aperta nonostante, forse, siano cessati i bombardamenti su Gaza.
L’occupazione israeliana della Palestina riemerge spesso come dramma e con una pesante contabilità dei morti. Specularmene agisce sul sistema dei mass media e nella politica un meccanismo di identificazione con Israele che cerca di ridurre al silenzio, con la censura, la strumentalizzazione di fatti estranei “ai fatti” o con le botte, come avvenuto nel quartiere ebraico la scorsa settimana, ogni manifestazione solidale con i palestinesi. Per questo motivo oggi la Palestina sarà nelle piazze, insieme agli studenti o con appuntamenti specifici.
A Roma gli studenti e i giovani palestinesi formeranno uno spezzone nel corteo degli studenti medi che parte oggi da Piramide, alle ore 10.30, con uno striscione, kefieh, bandiere palestinesi. A partire dalla ore 11.00 al Colosseo li attenderà un presidio convocato dalla Comunità Palestinese e dalle reti solidali. “Per rivendicare il diritto alla libertà e alla indipendenza di tutto il Popolo Palestinese; per dire no all’occupazione dei Territori Palestinesi Occupati; per chiedere la fine dell’assedio di quell’altro pezzo di Palestina che è la Striscia di Gaza; per riaffermare che la lotta per la libertà e l’affermazione dei diritti non conosce confini. Il cessate il fuoco non basta. La Palestina deve essere libera!” recita il comunicato di convocazione delle due iniziative.
A Milano invece ci sarà un corteo nel pomeriggio che partirà alle 16.00 da piazza Cadorna. “non possiamo permetterci di fermarci a una denuncia dei crimini israeliani solo quando i media main stream tornano a ricordarsi di quel lembo di terra chiamato Palestina” dichiarano gli attivisti milanesi solidali con il popolo palestinesi. “Riteniamo doveroso adoperarsi per creare una piattaforma comune che individui, nelle politiche che calpestano il diritto all’autodeterminazione dei popoli dell’area, le cause e gli inneschi delle violenze in atto nella regione. L’Europa e l’Italia sono da sempre protagoniste di tali dinamiche e si rendono ogni giorno complici di quei crimini, appoggiando e legittimando le scuse e i teoremi sulla sicurezza e la difesa portati avanti da Israele” recita il manifesto di convocazione della manifestazione di oggi.
Presidi per la Palestina si terranno oggi anche a La Spezia, Padova, Trieste, Bolzano, Pistoia. Ieri si è manifestato a Cagliari e Udine, domani a Ravenna. La mobilitazione non è finita.
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