A fare da cornice all’evento, un luogo storico e prestigioso come la Chiesa del Gesù, realizzata per volere della famiglia Farnese nel 1561, è la Chiesa Madre della Compagnia di Gesù, qui tra gli affreschi di Pietro da Cortona e le volte disegnate da Giacomo Della Porta si conserva la tomba del suo Fondatore, Sant’Ignazio di Loyola.
L’incontro promosso dall’ Associazione e Rivista Nuestra America insieme al Capitolo italiano delle Rete delle Reti di intellettuali e artisti e movimenti sociali in Difesa dell’Umanità, ha visto la partecipazione di attivisti politici e militanti di organizzazioni politiche, sindacali e sociali, a partire dalla Rete dei Comunisti, dell’Unione Sindacale di Base, con studenti, cattolici di base, semplici cittadini e intellettuali, docenti universitari e artisti e che hanno dedicato cinque tecniche artistiche, pittura, fotografia, poesia, musica e saggistica ai cinque eroi cubani, ingiustamente detenuti e resi ostaggi dall’amministrazione USA ormai da oltre 14 anni.
L’ iniziativa è stata anche l’occasione per la presentazione del libro “Una settimana a Cuba, con il Papa, Raul, Fidel e molti altri” scritto dal professor Luciano Vasapollo e Padre Antonio Tarzia ,ed è stato accompagnato dall’ importante e graditissima partecipazione di S.E. l’Ambasciatore della Repubblica di Cuba in Italia, Milagros Carina Soto Aguero, insieme ad un’ampia delegazione di rappresentanza diplomatica (vedi la foto).
Oltre centocinquanta persone hanno riempito la Sala Grande della Chiesa del Gesù, una platea composta che ha ascoltato con attenzione il dibattito e apprezzato le performance artistiche. Una partecipazione numerosa che testimonia il sempre crescente interesse al caso drammatico dei nostri 5 fratelli cubani, e quanta simpatia e attenzione c’è intorno alla rivoluzione cubana che senza retorica grazie alle sue conquiste raccoglie interesse e solidarietà tra un ampio spettro di persone.
Le pareti della Sala Grande hanno ospitato le opere pittoriche di artisti di riconosciuto prestigio come Donatella Calì, Franco Dore, Fabbrizio Luciano, Emilio Napoleoni e Mattia Serino, tutti presenti all’iniziativa; opere molto belle, significative e profonde dedicate con simpatia e amore ai cinque rivoluzionari cubani.
Il pomeriggio di impegno politico, artistico e intellettuale a sostegno di Cuba, è stato accompagnato dalle coinvolgenti e appassionate note degli allievi della Banda Musicale Paolo Ciavardini, condotta magistralmente dal Maestro Domenico Ciavardini. Gli orchestrali hanno eseguito in maniera impeccabile brani di musica classica dedicati a Renè , Fernando, Antonio, Gerardo e Ramon. Mentre Carmela Rocca recitava da vera professionista e con emozione partecipata le toccanti poesie di Donatella Calì dedicate alla battaglia internazionale per la libertà dei 5, alle sue spalle scorrevano le fotografie di paesaggi italiani e di immagini artistiche piacevolissime di Mariano Mecucci.
L’incontro è stato aperto dal Vice Presidente del Comitato Italiano giustizia per i Cinque e coordinatore del Capitolo italiano delle Rete delle Reti di intellettuali e artisti e movimenti sociali in Difesa dell’Umanità, il Professor Luciano Vasapollo. Nel suo intervento di apertura ha ricordato quanto sia ingiusta e offensiva per i diritti fondamentali dell’umanità la detenzione dei Cinque, che per difendere il loro paese, la loro patria socialista, stanno scontando 14 anni di carcere in condizioni durissime, lontani dagli affetti e dal proprio paese, nel silenzio complice dell’informazione delle istituzioni internazionali. Questi uomini hanno combattuto il terrorismo internazionale, ma vengono arbitrariamente detenuti a causa dell’ostilità politica degli USA contro l’autodeterminazione e indipendenza di Cuba. tenendo da ostaggi in carcere i 5 agenti cubani gli USA intendono colpire il popolo cubano ed il governo per il percorso di indipendenza della rivoluzione socialista cubana e tutti i popoli che lottano per l’autodeterminazione contro la barbarie capitalista e imperialista. Cuba è attaccata perché è tra i protagonisti del processo dell’ALBA che sta trasformando il continente latino americano ed è punto di riferimento della transizione socialista per tutti e governi che scelgono di sottrarsi al dominio dei paesi imperialisti, percorrendo la via la via della sovranità popolare, della giustizia sociale, e la promozione di uno sviluppo economico in armonia con l’uomo e con l’ambiente.
Nel suo intervento Padre Antonio Tarzia, che insieme al Professor Vasapollo ha scritto: “Una settimana a Cuba con il Papa, Raul, Fidel e tanti altri”, il resoconto del viaggio fatto durante la visita di Benedetto XVI all’Avana ed edito da Jaca Book -2012-, è riuscito a dare un immagine fuor di retorica dei successi conseguiti dalla rivoluzione socialista cubana. Il direttore di Jesus ha ricordato il suo primo incontro con Fidel, sfociato nella traduzione con edizione italiana del libro intervista “Fidel Castro la mia Fede”, che all’epoca tra feste dell’Unità e librerie paoline ha venduto oltre 50.000 copie . Il popolo cubano è stato in grado di resistere all’embargo, una vera e propria guerra l’ha definita Padre Tarzia ,perché la rivoluzione cubana ha messo al centro l’uomo e la sua emancipazione, attraverso le conquiste sociali, ma anche grazie alla battaglia sull’etica e sui valori. Grazie a questo oggi il popolo cubano ha una capacità di affrontare le difficoltà con “il sorriso”, libero dalla miseria umana e materiale che colpiscono invece molti popoli dell’America Latina e in tutto il mondo. Nel mio recente viaggio a Cuba ha ricordato Padre Tarzia, ho visto un miglioramento della società insieme alla diffusione di beni di consumo prima sconosciuta. Questo sicuramente è dovuto anche all’Alleanza Bolivariana dei popoli dell’ America Latina, un alleanza solidale che consente a Cuba di inviare medici e insegnanti in Venezuela, Nicaragua, o Bolivia ricevendo in cambio a prezzo politico petrolio o derrate alimentari, nella logica dello scambio solidale e complementare. L’Alba ha precisato Padre Tarzia coglie lo spirito e l’anelito di indipendenza dei popoli dell’America Latina, fatti propri da Josè Martì e da Simon Bolivar . Citando l’editto dell’Imperatore romano Costantino , Padre Tarzia ha tenuto a precisare quanto il Governo cubano sia attento alla libertà di culto, e come questa sia parte integrante delle politiche tese a garantire lo sviluppo culturale, l’accesso allo studio e alla partecipazione politica. Ha concluso Tarzia che si può non essere d’accordo su alcuni aspetti del socialismo ma è indubbio che Cuba è un paese in cammino e che la sua rivoluzione è molto distante da come viene dipinta dai media internazionali ed è punto di riferimento per un mondo diverso e più giusto.
L ’Ambasciatore della Repubblica di Cuba in Italia Milagros Carina Soto Aguero, ha portato il saluti del governo di Cuba all’iniziativa, sottolineando l’importanza della solidarietà ai Cinque e come questa campagna internazionale di giustizia e di libertà stia crescendo coinvolgendo strati sempre più ampi di società. Occorre riportare Rene, Antonio, Gerardo, Fernando e Ramon alle loro famiglie, nella loro Patria ha ripetuto l’Ambasciatore della Repubblica di Cuba, concludendo il suo incisivo saluto e sottolineando in maniera molto partecipata che il libro scritto dal Professor Vasapollo e da Padre Tarzia restituisce un immagine vera e umana del popolo cubano e di Cuba e della sua rivoluzione, un popolo capace di lottare e di resistere senza perdere l’allegria e la tenerezza.
Nell’intervento di chiusura il Professor Vasapollo ha voluto ricordare l’importante passaggio che sta attraversando la rivoluzione sottolineando il ruolo fondamentale di Cuba nell’ all’Alleanza Bolivariana dei popoli dell’ America Latina, un alleanza solidale che consente a Cuba di inviare medici e insegnanti in Venezuela, Nicaragua, o Bolivia ricevendo in cambio a prezzo politico petrolio o derrate alimentari, nella logica dello scambio solidale e complementare; e ha poi con forza e determinazione denunciato gli attacchi strumentali e privi di qualsiasi fondamento teorico e pratico che accusano Cuba di snaturare il carattere socialista della transizione. riprendendo le parole del Presidente Raúl Castro Ruiz in merito alla fase di attualizzazione del processo di pianificazione socialista a Cuba :“Tutto ciò che facciamo è finalizzato alla salvaguardia e allo sviluppo di una Cuba socialista sostenibile e prospera” .
Il processo rivoluzionario come qualsiasi attività, necessità di aggiustamenti e rettifiche, attualizzazione, poiché non può prescindere dal contesto internazionale e dalle condizioni oggettive interne ed esterne. Questo significa fare i conti con la crisi sistemica del capitalismo che tocca anche Cuba in maniera ancora più dura per le sue scelte di autodeterminazione socialista . Luciano Vasapollo ha messo in relazione l’analisi delle problematiche economiche e sociali, le pesanti condizioni imposte dalle ricadute sociali della crisi – in primo luogo l’aumento delle materie prime sia energetiche che alimentari – con gli importanti e urgenti aggiustamenti del modello di pianificazione assunti dal VI Congresso del PCC e che tenacemente si stanno realizzando, mettendo anche in risalto il ruolo strategico giocato dall’ALBA nel costruire una concreta alternativa al capitalismo e alle politiche neo-liberiste e nel rafforzamento del processo di autonomia di indipendenza e di interscambio solidale in corso in America Latina.
Il Direttore di Nuestra America ha rinnovato la solidarietà e la vicinanza al Popolo Venezuelano al Presidente e Comandante Ugo Chavez Frias, ricordando l’imponente manifestazione che ha visto centinaia di migliaia di persone sfilare a Caracas per ribadire il cammino intrapreso con la rivoluzione bolivariana. Mentre l’opposizione annullava la sua marcia, i Presidenti di Nicaragua, Bolivia, Uruguay e di altri paesi del continente latino americano, si sono stretti intorno al Venezuela Bolivariano riconfermando l’appoggio strategico all’ALBA; questo è il senso storico e strategico di un’alleanza che sempre più consolida il suo carattere politico nella costruzione del socialismo del XXI secolo.
La manifestazione si è conclusa ringraziando la scelta solidale di questi artisti che hanno voluto mettere la loro arte al servizio della battaglia di verità e giustizia per i Cinque, una decisione molto apprezzata sia dagli organizzatori e sia dalla platea dei partecipanti all’incontro.
Il Professor Vasapollo ha ricordato l’importanza di questo tipo di incontri, poiché si dimostra come attraverso l’arte e la cultura si riesce fare informazione sul caso dei Cinque riuscendo al tempo stesso ad avvicinare a Cuba e ai processi dell’ALBA settori più ampi di società, non ultimi quelli dei cattolici di base.
* Capitolo italiano delle Rete delle Reti di intellettuali e artisti e movimenti sociali in Difesa dell’Umanità
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