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Roma: Montesacro chiude le porte a Casapound

Nel pomeriggio di oggi in uno dei più popolari – e popolosi – quartieri della capitale era prevista un’iniziativa ‘elettorale’ del movimento neofascista guidato da Gianluca Iannone. Lo stesso finito pochi giorni fa nelle maglie di un’inchiesta che, a Napoli, ha svelato per chi ne avesse ancora bisogno la vera natura di un gruppo estremista, dedito alle aggressioni e all’intimidazione dei propri avversari politici e che in molti, in troppi continuano ad accreditare come movimento politico quando non addirittura come una sorta di ong dedita alla solidarietà.

L’iniziativa, alla presenza del candidato presidente alle elezioni circoscrizionali Alberto Palladino, avrebbe dovuto tenersi nella sala del IV Municipio, in Viale Adriatico, intitolata a Ferdinando Agnini. Un partigiano appena 19enne prima torturato a Via Tasso e poi fucilato dai fascisti italiani e tedeschi alle Fosse Ardeatine. Una provocazione che ha mobilitato le forze sociali e politiche antifasciste del quartiere che intorno all’ora di pranzo hanno cominciato a fare pressione sul presidente del municipio Bonelli (PDL) minacciando un vero e proprio assedio alla sala municipale, nel frattempo blindata da parecchie camionette della Polizia e da un gran numero di agenti in tenuta antisommossa. La mobilitazioni di gruppi politici, studenteschi, collettivi sociali e giovanili territoriali ha quindi ottenuto l’annullamento dell’iniziativa “per evitare disordini”. I fascisti, scortati dalla polizia hanno dovuto accontentarsi di una sala assai meno prestigiosa e visibili, in via Fracchia.

Scrive Valerio Renzi su PaeseSera: “Esulta la Rete antifascista che parla “dell’ennesima vittoria di chi non vuole la campagna elettorale dei fascisti nei propri territori. Già li abbiamo cacciati negli scorsi anni, quando avevano provato a insediarsi in questo quartiere (il riferimento è all’occupazione di CasaPound in via Val D’Ala durata poche settimane). E poi crediamo che le aggressioni a studenti, attivisti ed esponenti politici compiuti da CasaPound su questo territorio parlino da soli sul perché non debbano avere agibilità politica”. Sì, perché proprio il candidato presidente di CasaPound in IV municipio, Alberto Palladino, è stato condannato in primo grado per aver aggredito a colpi di spranga il giovane consigliere del Pd Paolo Marchionne e altri giovani democratici durante un’affissione notturna”.

A quel punto però la rete di realtà antifasciste non si è limitata ad incassare il risultato ma ha organizzato nel pomeriggio un corteo che ha attraversato alcune delle vie più importanti dei quartiere di Montesacro dietro uno striscione che recitava: “No nazi in my town. Nessuno spazio a razzisti, squadristi e sessisti”.

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