“Asili e materne, tariffe alle stelle”. Con questo striscione, i rappresentanti del Comitato Famiglie Parma hanno contestato ieri in piazza Garibaldi la decisione dell’Amministrazione Pizzarotti di alzare le tariffe di asili nido e materne e di cancellare il Quoziente Parma che permetteva finora sgravi fiscali ai nuclei famigliari con più figli. Un centinaio di persone munite di passeggini, vuoti, hanno approfittato della presenza di Grillo, a Parma per il suo giro elettorale – lo Tsunami Tour – per dare visibilità alla propria protesta contro una decisione, da parte della prima importante amministrazione grillina d’Italia, che non si discosta per niente dalle scelte di quelle rette dal centrosinistra e dal centrodestra nel resto del paese.
Grillo ha provato a rispondere dal palco: “Hanno aumentato alle famiglie con più alto reddito che sono circa il 20%, per mantenere le rette basse all’80% delle altre famiglie. E’ il momento di fare così: cioè deve donare chi ha di più. Pizzarotti sta facendo dei miracoli, risparmia in tutti i modi, vende le auto blu, va in bicicletta, va nei quartieri, cosa deve fare di più un sindaco?”. “Pizzarotti ha aumentato le rette ai più ricchi per aiutare le famiglie più povere. In passato invece di aiutare le scuole hanno fatto un ponte del…”.
Ma sulla questione le cose sembrano andare diversamente. Anche le famiglie con reddito basso, e che perciò pagavano già prima tariffe minori, si sono ritrovate aumenti che il qualche caso arrivano al 100%.
”Non é vero che gli aumenti hanno colpito solo le famiglie più ricche – ha replicato Giuliana Marcon, portavoce del comitato – una famiglia con reddito Isee di 32.000 euro, cioé tutte quelle in cui lavorano marito e moglie, ed una casa di proprietà, dovrà pagare per due figli al nido 1.300 euro al mese. Ci sono delle famiglie numerose che vista poi la cancellazione del quoziente Parma sono già state costrette a togliere uno dei propri figli dal nido perchè non se lo possono più permettere”. ”Il 60% delle famiglie di Parma hanno votato Pizzarotti – ha aggiunto Alfredo Caltabiano, del comitato nazionale delle famiglie numerose – Abbiamo il diritto di fare sentire la nostra voce. Vogliamo parlare con Grillo per fargli presente che il quoziente Parma è equo, il contrario di quanto dice il comune di Parma che lo ha tolto”.
Un cittadino andato in piazza a protestare, per esempio, chiedeva: “Ma come pensano sia possibile che una famiglia che pagava 135€, perchè ha un reddito basso, possa permettersi, con lo stesso reddito, di pagarne 280€ ? E’ uno scandalo”.
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Paolo
Però mi sembra corretto ricordare anche che sulla testa del comune di Parma aleggia un buco di 846 milioni di euro. Inoltre, le soglie ISEE sono state riallineate allo standard emiliano. Io, abitando a pochi chilometri dalla città, ne sono diretto testimone.
(Qui la versione integrale dell’intervista rilasciata da Pizzarotti a Servizio Pubblico: http://www.youtube.com/watch?v=2-xCgsz69xc)
ciccia
tante lamentele quando molte famiglie che conosco hanno fatto carte false per pagare meno, gente che gira con i macchinoni e le scarpe firmate ogni stagione ha pagato quasi la metà di me!!! assurdo che i primi a lamentarsi siano i primi a truffare!!!!
roberto
sx e dx hanno spolpato i comune di Parma,Il sindaco attuale ha venduto le auto blu, ,tagliato gli sprechi,sull’inceneritore,hanno tentato di bloccarlo,ma per il momento hanno fallito.
Con un disavanzo di milioni di € è dura anche fare le cose.L’avete attaccato subito il 2° giorno perchè non aveva ancora formato il consiglio comunale,lasciamolo lavorare,poi si tireranno le somme!O volete ancora la vecchia BANDA BASSOTTI???
guardate l’intervista di Crocetta in sicilia,cosa dice dei Grillini