Invitiamo tutti e tutte alla massima partecipazione al voto per il referendum sul finanziamento delle scuole private e ad esprimere – con la scelta A – la propria opposizione alle politiche di smantellamento dei diritti sociali e per la difesa della scuola pubblica contro privilegi e appetiti vecchi e nuovi, ed a partecipare alla manifestazione indetta per oggi pomeriggio in Piazza San Francesco alle ore 15.30.
Su questo referendum è chiaro che si sono addensati significati e portati che vanno oltre la scelta nuda e cruda contenuta nel quesito: non ci riferiamo solo al solito teatrino della politica politicante che abbiamo dovuto sopportare dal livello locale al livello nazionale.
Sui temi della scuola pubblica e sul rapporto tra interessi privati e società si è arrivati ad uno scontro che non solo ha evidenziato la mancanza di sobrietà istituzionale del Sindaco, l’ubriacatura di contenuti tipici della destra storica del PD, l’aggressività e la compattezza dei vari padronati e della Curia, ma anche i limiti politici e culturali di una sinistra che cerca di ritrovare nella politica un posto che forse non c’è più.
Se i sostenitori dei finanziamenti hanno fatto leva sulla “concreta” rassegnazione di tanti verso una civiltà che si sta frantumando da tempo, molti oppositori ai finanziamenti hanno continuato a cercare argomenti e alleanze scavando tra le macerie di quella civiltà: è una scelta che può permettere di resistere ma non di contrattaccare.
Sappiamo bene che il giorno dopo il referendum, nella gestione dei risultati, ne vedremo di ogni e di peggio da parte del Sindaco, ma anche di chi non vede l’ora – tra i sostenitori dei pro e dei contro – di trovare nuovi equilibri e di ricomporre le divisioni vere e false.
Da lunedì di questo referendum dovremmo capirne i risultati, non solo istituzionali, capirne gli effetti nel corpo politico e sociale della città e soprattutto lavorare perché si possa fare anche a Bologna un passo in avanti dalla resistenza testimoniale alla controffensiva diffusa.
Votiamo A ma iniziamo anche costruire un avvenire diverso.
Rete dei Comunisti – Bologna
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