In una audizione alla Camera sulla questione dell’Imu, il presidente dell’Anci Piero Fassino, ha affermato che se ”entro domenica” non saranno trasferiti dal governo ai Comuni i 2,4 miliardi che coprono la cancellazione della prima rata dell’Imu ”molti di essi al 30 settembre non saranno in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti”. ”Allo stato attuale dei fatti – ha spiegato Fassino davanti alle commissioni Bilancio e Finanze della Camera – la prima rata promessa in questi giorni non è ancora stata trasferita” e ”senza questi trasferimenti al 30 settembre molti Comuni non saranno in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti”. L’allarme sembra però in via di rientro. Il governo che ha disposto la soppressione del versamento della rata dell’Imu, ha contestualmente previsto che tali risorse saranno attribuite ai Comuni sulla base di un decreto del ministro dell’Interno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze da adottare entro il 30 settembre 2013″, si legge in una nota diffusa da palazzo Chigi.
L’USB – in una nota fa sapere che non assisterà inerte al balletto di dichiarazioni tra ANCI e Governo rispetto alla ventilata ipotesi di non pagare gli stipendi dei dipendenti comunali. “I lavoratori non possono essere usati come capro espiatorio della guerra dell’IMU tra le forze politiche che stanno al governo, guerra gestita con il grimaldello dei continui allarmi sulla tenuta dei conti e sulla liquidità” dice il sindacato. “Se si dovesse concretizzare un provvedimento di mancato pagamento degli stipendi, l’USB si dichiara pronta a pignorare le retribuzioni degli amministratori, locali e nazionali, veri responsabili dello “sfascio”. Questi annunci terroristici dicono che la fine della crisi è ancora lontana, come dimostra il reiterato mancato rinnovo dei contratti di lavoro pubblico, che sarà fra i punti centrali dello sciopero generale del 18 ottobre contro tutti i governi targati BCE”.
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