A seguito di quanto avvenuto oggi nelle strade del centro di Roma in occasione del vertice Stato-Regioni sull’emergenza abitativa e degli scontri tra senza casa e polizia posta a protezione del vertice, cominciano ad arrivare alcune prese di posizione:
CASA: USB, SOLIDARIETÀ AI MANIFESTANTI IN PIAZZA A ROMA. LE EMERGENZE SOCIALI NON SONO PROBLEMI DI ORDINE PUBBLICO
Roma – giovedì, 31 ottobre 2013
L’USB esprime solidarietà ai manifestanti per il diritto all’abitare, in piazza questa mattina a Roma in concomitanza con la Conferenza Unificata straordinaria sulle politiche abitative.
Un eccezionale schieramento di forze dell’ordine ha impedito che il corteo arrivasse nei pressi di via della Stamperia, dove era in corso la riunione della Conferenza unificata.
La manifestazione, che ha di nuovo raggiunto piazza di Monte Citorio, intendeva ribadire le richieste dei movimenti per il diritto all’abitare espresse con forza nelle giornate di sciopero e mobilitazione del 18 e 19 ottobre: moratoria di tutti gli sfratti, un piano straordinario di emergenza di edilizia residenziale pubblica, l’utilizzo del patrimonio pubblico e di quello privato tenuto sfitto.
Nel deludente incontro con il Ministro delle Infrastrutture, avvenuto lo scorso 22 ottobre anche a seguito della pressione esercitata dall’acampada in piazzale di Porta Pia, lo stesso Lupi aveva demandato ogni risposta concreta alla Conferenza Unificata di oggi.
L’USB condanna quello che si configura come un atteggiamento di provocatoria chiusura, di fronte ad istanze sociali urgenti e prioritarie che non posso essere affrontate come problemi di ordine pubblico, e chiede il rilascio immediato delle 9 persone fermate.
USB Unione Sindacale di Base
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ROSS@ solidale con le famiglie e i movimenti di lotta per l’abitare
Ross@ intende esprimere la propria solidarietà a chi sta ponendo con forza la questione dell’emergenza sociale abitativa a fronte di un governo che continua a dare priorità alle politiche di austerità sottraendo risorse alle questioni sociali per consegnarle alle banche e piegarsi ai diktat dell’Unione Europea.
Siamo stati in piazza anche oggi con i movimenti sociali che hanno rivendicato una agenda completamente diversa. Ma chi pone le questioni sociali prioritarie si è trovato ancora una volta di fronte un ingente schieramento di polizia e risposte inette da parte del governo.
L’emergenza abitativa è uno snodo decisivo dell’emergenza generale sul lavoro, sulla sanità, la previdenza, l’istruzione. Questo è un governo dalle intese molto strette con i poteri forti del capitale finanziario europeo ma dalle distanze abissali con gli interessi popolari.
31 ottobre 2013
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