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Alternative al capitalismo. L’America Latina manda segnali importanti

A Bologna e Pisa, due interessanti conferenze su “ALBA: un altro mondo possibile è in cammino, fuori e contro la crisi sistemica del capitalismo”

A Bologna, Giovedì 7 novembre, i Giovani della Rete dei Comunisti e il Centro Studio Occupato Terzopiano hanno organizzato un incontro dal titolo “L’alleanza bolivariana dei popoli di Nuestra America”. E’ stato un momento importante per compagni giovani con cui, oltre a prendere in mano una storica cassetta degli attrezzi, oggi da molti lasciata in cantina, vogliamo essere in grado di dare risposta alle domande imposte dal presente, contestualizzando l’analisi teorica pura con i fatti di un mondo in cui la storia è tornata a muoversi.Analisi della realtà sociale, politica ed economica che si sta costituendo in molti paesi dell’America Latina come alternativa credibile alle leggi egemoni del capitale, sull’onda della grande tradizione socialista di cui i paesi dell’area hanno avuto esperienza e proiettata verso un futuro basato sulla solidarietà internazionalista dei popoli. Una realtà che appare sempre più da prendere come ispirazione per chi lotta per un’alternativa alla stritolante Unione Europea, non accettando di chinare la testa o emigrare verso un’illusoria soluzione dei propri problemi. Questo è stato il fulcro su cui si sono basati l’accurato intervento di Luciano Vasapollo, l’ampia e partecipata discussione che ha preso piede nella seconda metà della serata all’interno di un’aula gremita negli spazi della nuova occupazione di via Irnerio, e l’interpretazione di alcune belle poesie di Hector Celano, scrittore argentino insediato a Cuba, col quale abbiamo ricordato come non possa esservi militanza senza passione politica. 

Il giorno successivo l’iniziativa promossa dalla Rete dei Comunisti di Pisa  ha avuto un buon esito. Ancora una volta, davanti a un pubblico di giovani e lavoratori, abbiamo portato in città le ragioni di quei processi di transizione al socialismo che stanno investendo il continente latinoamericano, la “Nuestra America” di cui parlava Josè Martì . L’intervento del Prof. Luciano Vasapollo ha messo in evidenza alcuni fili conduttori  di questi processi, ripercorrendo alcune delle tappe che hanno portato la Cuba martiana e rivoluzionaria a proseguire oggi il cammino verso il perfezionamento del suo socialismo, contestualizzando storicamente il processo bolivariano in Venezuela e quello della costruzione del socialismo dei Popoli indigeni e del “Vivir Bien” nella Bolivia di evo Morales.

L’accento è stato messo poi su come dall’incontro tra il pensiero e il portato storico dei grani padri della Patria  latinoamericana, da Bolivar a Martì, a Tupac Katari, con il marxismo e gli ideali socialisti, si sia costruita un’alleanza di popoli, l’ALBA, in grado di rispondere alla crisi sistemica  del capitale con un modello di sviluppo  della società radicalmente antitetico a quello della barbarie capitalista, dandosi dei propri strumenti per portare avanti i processi rivoluzionari, dal Banco dell’ALBA alla moneta di compensazione Sucre, alla televisione continentale e rivoluzionaria Telesur. Ma la costruzione dell’ALBA non è solamente una costruzione economica, bensì in primo luogo una costruzione culturale, ovvero orientata alla riappropriazione da parte dei popoli delle proprie culture, come ci ha ricordato nel suo intervento Hector Celano, poeta argentino-cubano e membro del Comitato internazionale per la liberazione dei 5, che ha anche recitato due sue poesie, una sul Che e una sui Cinque cubani prigionieri politici nelle carceri USA. Pensiamo che le relazioni politiche e di solidarietà internazionalista con i popoli rivoluzionari dell’America Latina, che come Rete dei Comunisti portiamo avanti da tempo, possano e debbano ricordarci, anche attraverso iniziative come quella di ieri, che è possibile costruire qui ed ora, e fuori dai parametri del modello capitalistico, un altro mondo: ma come diceva José Martì “il migliore modo di dire è fare”…

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