Ieri, 4 gennaio, di fronte al Comune di Massa si è tenuto il presidio per Bahar Kimyongur arrestato al suo arrivo all’aeroporto di Bergamo da Bruxelles il 21 novembre del 2013 e obbligato al soggiorno obbligato in provincia di Massa dopo alcune settimane di reclusione nel carcere di Bergamo.
Nonostante maltempo e pioggia al presidio hanno partecipato circa 100 persone. Un’importante e significativa iniziativa di solidarietà e sostegno al cittadino belga di origini turche di cui Ankara chiede l’estradizione sulla base di un mandato di cattura risalente a molti anni fa e già contestato dalle magistrature di Bruxelles e l’Aia. Bahar Kimyongur è accusato di ‘terrorismo’ per aver denunciato le politiche repressive del regime turco ed aver tradotto alcuni comunicati di un gruppo di estrema sinistra, il Dhkp-C.
Il presidio davanti alla sede dell’amministrazione comunale di Massa si è trasformato in un’assemblea con diversi interventi a cura del Comitato di liberazione per Bahar, dell’Anpi di Massa-Carrara e di altri collettivi presenti.
E’ stata organizzata una sottoscrizione in piazza per le spese legali e la parmanenza di Bahar e della sua famiglia nel comune di Massa; sono stati raccolti 370 euro e consegnati al giornalista la sera stessa.
Bahar ringrazia tutti e tutte per la solidarietà ed il sostegno manifestato fino ad ora.
La mobilitazione per la liberazione di Bahar e per il NO all’estradizione in Turchia prosegue.
La prossima riunione del Comitato si terrà mercoledì 8 gennaio alle ore 21.00 alla Casa rossa occupata sull’Aurelia a Montignoso (Ms).
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