E’ disponibile il quaderno “Antifascisti sempre”. Si tratta di una pubblicazione della Rete dei Comunisti “tarata” per i più giovani, con analisi, documentazione e inchiesta per combattere i fascisti del terzo millennio
Sommario:
Il rischio di un movimento reazionario di massa
Il doppio standard degli apparati dello Stato
I tentativi di contaminare e inquinare le iniziative antimperialiste e contro l’Unione Europea
La discriminante sul ruolo dell’Europa
L’Unione Europea produce fascismo
Antifascisti oggi. Perché?
Il lavoro sporco dei fascisti del terzo millennio
Le due facce del “lavoro sporco”
Appendice: le connessioni dimostrate tra neofascisti e criminalità organizzata
Piste nere nella malavita organizzata
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Dalla introduzione di Antifascisti Sempre
I fascisti del “terzo millennio”, così si definiscono, puntano a costruire soprattutto nelle metropoli socialmente devastate, un insediamento stabile per la loro presenza, così come sono riusciti a fare in questi anni in numerose città italiane di piccole o medie dimensioni (in particolare a Verona e in alcuni “cuori neri” della Toscana). Nel Nord soffrono la competizione e la concorrenza con il blocco reazionario della Lega, dentro la quale si sono pure riciclati parecchi fascisti in “libera uscita” e che oggi frizionano non poco con la leadership leghista (vedi Tosi a Verona). Come si spiega questa determinazione a voler mettere le mani e i piedi nelle principali aree metropolitane? Casa Pound, ad esempio, in questi anni ha varato un sistema che somiglia molto ad una sorta di franchising, aprendo in molti centri urbani di grandi e piccole dimensioni proprie sedi, costituendo una fitta rete di associazioni rivolte “al sociale” e coordinandone le attività a livello centrale. Una diffusione capillare che rivela l’estensione della rete nera e la consistenza degli appoggi economici, istituzionali e politici di cui gode. Ma a cosa possono essere utili i fascisti “nel terzo millennio”? Non essendoci all’orizzonte rivoluzioni proletarie o l’Armata Rossa pronta ad abbeverare i propri cavalli nelle fontane di piazza San Pietro, come si spiegano l’esistenza, il rafforzamento, il sostegno che i gruppi neofascisti ricevono da parte di settori non irrilevanti della borghesia italiana?
Per averne delle copie e organizzare presentazioni, dibattiti pubblici o seminari nelle varie città, potete contattare anche: contropiano@gmail.com
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