Menu

Il Senato piccona la Costituzione. Adesso va preteso il referendum

Con 183 sì, nessun contrario e quattro astenuti, tra Calderoli e la senatrice a vita Cattaneo, il Senato ha approvato il disegno di legge del governo Renzi che piccona la Costituzione. Non hanno votato i 16 senatori dissidenti del Pd che sono però rimasti in Aula. Diversamente i senatori del Movimento Cinque Stelle, hanno lasciato l’Aula del Senato. Altri «dissidenti» si sono manifestati nella maggioranza, tra cui 19 di Forza Italia, 8 di Ncd e 2 del gruppo per l’Italia.

Come ogni modifica alla Carta Costituzionale, per entrare in vigore il provvedimento ha bisogno di quattro sì complessivi: Montecitorio e palazzo Madama dovranno dare il loro voto favorevole allo stesso testo per due volte ciascuno, a distanza di tre mesi tra la prima e la seconda approvazione nello stesso ramo parlamentare. Dopo l’approvazione definitiva del provvedimento, che richiede dunque ancora alcuni passaggi, il governo si è impegnato a sottoporlo a referendum popolare. Sarà quella l’occasione per cercare di ribaltare nel paese la vergogna approvata nel Senato.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *