Menu

La piazza dello sciopero sociale

Ore 18.00 Sono scesi dal Colosseo i trenta lavoratori che dalle 12.00 protestavano in cima al monumento contro la sospensione dal lavoro di Ilario Ilari e Valentino Tomasone, i due autisti della Roma Tpl a rischio licenziamento dopo un’intervista al programma tv “Presa Diretta”.  Una delegazione dell’USB ha incontrato l’assessore ai Trasporti e Mobilità di Roma Capitale, Guido Improta, che ha ribadito la volontà dell’Amministrazione Capitolina di far rispettare le regole e la legalità a partire dal settore dei trasporti, con particolare riferimento alle aziende partecipate o che forniscono servizi a Roma Capitale.  L’assessore ha affermato che la vertenza che riguarda Ilario Ilari e Valentino Tomasone sarà seguita con particolare attenzione, poiché potrebbe profilarsi come lesiva della libertà di espressione e non come danno di immagine all’azienda per la quale i due autisti lavorano. La delegazione dell’USB ha sottolineato la necessità di vigilare sulla gestione dei servizi pubblici affidati ad aziende private, ricordando i numerosi episodi di inadempienza rispetto al contratto di servizio stipulato con Roma Capitale, sia in merito alla qualità del servizio offerto sia ai rapporti con i lavoratori. In particolare, per quanto riguarda la Roma Tpl, l’USB ha messo in evidenza che i lavoratori non ricevono lo stipendio da agosto e che oltre ad Ilario e Valentino sono numerose le sanzioni disciplinari comminate ad altri dipendenti della Trotta Bus Service, facente parte del consorzio Roma Tpl.

Ore 15.00 – Roma Dopo aver sfilato questa mattina nella capitale da piazza della Repubblica a piazza Vittorio insieme a lavoratori, precari e studenti, oltre 500 migranti della Coalizione Internazionale dei Sans Papiers Migranti Rifugiati e Richiedenti Asilo hanno percorso in corteo via del Tritone al grido di “Stop Racisme!” per raggiungere piazza di Monte Citorio, dove è prevista la manifestazione LIBERTÀ DI LAVORO E RESIDENZA IN EUROPA indetta dalla Coalizione, che raggruppa delegazioni da 8 paesi europei e dalla Tunisia. Intanto rimangono in cima al Colosseo i lavoratori saliti sul monumento per protestare contro il jobs act, le sospensioni disciplinari comminate a Ilario e Valentino, autisti della Roma Tpl, e contro la privatizzazione dei servizi pubblici.  Una delegazione di cinque migranti è stata poi ricevuta dal presidente della Camera, Laura Boldrini.

Ore 14.30 – Bologna Nell’ambito della giornata di lotta e di sciopero sociale i lavoratori degli appalti comunali organizzati con l’Usb hanno scioperato e protestato occupando il comune durante il question time contro i licenziamenti. 
1bo copiaSi tratta delle lavoratrici e dei lavoratori NCV ex Coopertone che gestiscono il parcheggio Staveco, Tanari, Prati ed i Parcometri e dei Contrassegni, che rischiano di essere buttati sulla strada dalle folli scelte di TPER e dell’Amministrazione Comunale. 
Fanno parte anche loro dell’odissea dei 40 lavoratori, ex dipendenti di Coopertone, passati poi a NCV per gestire servizi affidati dal Comune a Tper e da questa ai sub-appaltati, ed ora messi sulla strada alla faccia di accordi e clausole di garanzia sottoscritte in questi anni. 

Ore 14.20 Pisa – Tensione stamattina davanti ai portoni della Provincia di Pisa che sono stati chiusi per impedire l’accesso ai giovani manifestanti che reclamavano un incontro con i responsabili dell’istituzione. Gli studenti hanno cominciato a battere contro i portoni presidiati dagli agenti della polizia provinciale e a quel punto sono intervenuti poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa che hanno colpito i giovani coi manganelli. Alcuni contusi e feriti. 
Momenti di tensione anche all’aeroporto dove più di un centinaio di lavoratori di alcune aziende hanno invaso il terminal nonostante la presenza di poliziotti in tenuta antisommossa. Slogan e proteste contro la Sat, la società che gestisce lo scalo. Dopo aver ottenuto un incontro con l’azienda i lavoratori hanno lasciato l’aeroporto e formato un corteo. In mattinata nelle vie del centro è sfilato il corteo degli studenti con alcune delegazioni dei sindacati di base promotori dello sciopero di oggi.
1pi

Ore 14: Bologna – nel pomeriggio nel capoluogo emiliano sono previste nuove iniziative nell’ambito dello sciopero sociale. 

Alle 15.00 è previsto un presidio in Via Irnerio 13 (sotto lo stabile occupato dalle famiglie di ASIA/USB e dal Centro Studi Occupato “terzo piano”) alla quale parteciperanno lavoratori di tutti i settori ed in particolare i dipendenti della pubblica amministrazione che daranno vita ad un momento assembleare pubblico. A seguire il presidio si sposterà davanti alla sede della Cooperativa Open Group in via Mura di porta Galliera, per una iniziativa sul tema dei diritti sindacali negati. Alle 18.00 il Laboratorio per lo sciopero sociale (nodo della rete Strike Meeting) ha indetto una concentramento con assemblea cittadina in piazza Re Enzo (pressi Piazza Maggiore) sui temi del reddito, del salario minimo, contro il lavoro gratuito.

Ore 13 Padova La polizia ha caricato i manifestanti davanti all’Università, quando il corteo ha tentato di raggiungere la sede del Pd. Ma come sempre sono i poliziotti a dichiararsi feriti; tra loro anche il capo della squadra Mobile. Circa un migliaio di persone aveva sfilato contro JobsAct e precariato. Alle 19 i manifestanti torneranno in piazza per protestare contro le ordinanze del sindaco Massimo Bitonci.

Anche a Milano la polizia ha attaccato gli studenti in piazza Santo Stefano, a due passi da piazza Fontana. Nutrito il lancio di lacrimogeni da parte dei finanzieri in assetto antisommossa che hanno fatto ampio uso dei manganelli; gli studenti hanno risposto scagliando bottiglie e petardi.
Gli studenti pretendevano di andare a protestare presso la Diocesi, dopo che nei giorni scorsi l’istituzione vaticana aveva chiesto di segnalare le scuole che conducono progetti sull’educazione alla sessualità. Dopo le cariche il corteo si è ricompattato ed ha di nuovo cambiato percorso, dirigendosi verso l’Università.

*****

Mattinata di sole splendido, almeno a Roma, per la giornata di mobilitazione nazionale chiamata “sciopero sociale”.

57b3e0dd592791bbd340852635e3c468-kHII-U1040477109406ZaB-640x320LaStampa.itIl corteo romano – con movimenti, studenti, Usb, Cobas e altre sigle politiche e sindacali – si è mosso intorno alle 11, dirigendosi verso il Ministero dell’Economia, contro cui cui sono state scagliate un po’ di uova, mentre venivano accesi alcuni fumogeni.

La piazza offre un buon colpo d’occhio; almeno diecimila persone per questo che è solo uno degli appuntamenti della giornata romana. In testa gli studenti universitari, poi i sindacati di base e i movimenti politici (presente anche Ross@ con un suo striscione contro le politiche dell’Unione Europea), poi gli studenti medi e altri raggruppamenti. Rilevante la presenza della Coalizione Internazionale dei Sans Papiers Migranti Rifugiati e Richiedenti Asilo, con delegazioni da 8 paesi europei e dalla Tunisia, che sta sfilando dietro lo striscione LIBERTÀ DI LAVORO E RESIDENZA IN EUROPA ed alle 14.00 andrà a manifestare sotto al Parlamento in piazza Montecitorio.

sciopero-studenti-roma-2-770x513-760x430In mattinata davanti a Palazzo Vidoni, sede del Ministero della Funzione Pubblica, si è svolta la protesta dei ricercatori organizzati con l’USB, che hanno simbolicamente buttato via gli strumenti di lavoro – provette, microscopi e computer – per dar vita a un cacerolazo contro la distruzione della ricerca pubblica.

Alle 12, al Colosseo, una trentina di lavoratori e delegati Usb, in particolare del settore del commercio (supermercati, grande distribuzione, ecc), sono saliti ai piani alti esponendo tre striscioni. Con loro Ilario e Valentino, due lavoratori dei trasporti licenziati dalla ditta Trotta per aver raccontato alla tramissione Presa Diretta di RaiTre diretta da Riccardo Iacona le inefficienze della ditta Tpl. Altri delegati e lavoratori sono fuori dal monumento, in supporto al flashmob e volantinano tra la gente. Gli striscioni parlano del rinnovo del contratto del commercio, oltre a ribadire il “no alla privatizzazione del trasporto pubblico” e ovviamente “no ai licenziamenti politici” come quelli di Ilario e Valentino. Qui il comunicato dell’Usb: d04cf379cc530630569c820673e23dff

In mattinata un folto gruppo di precari e disoccupati è entrato all’interno del Centro per l’impiego di via Vignali, nel settimo Municipio, con striscioni e fumogeni, lanciano slogan contro il governo Renzi, le politiche di austerità, il jobs act e la precarizzazione universale del lavoro dipendente. Qui il volantino distribuito in questa occasione: docxLista_disoccupati_7.docx9.43 KB

Prima del corteo stamani tanti “Super Mario”, il celebre idraulico della saga di videogames, hanno occupato l’atrio dell’Acea, l’azienda comunale che si occupa di acqua ed energia elettrica, per protestare contro “privatizzazioni e i distacchi”. Con caschetto rosso e chiavi inglesi, alcuni manifestanti sono entrati nell’atrio nella sede della municipalizzata al grido di “l’acqua è vita non si stacca” e “acqua bene comune”.

IMG-20141114-WA0001Decine di rappresentanti dei Movimenti per la casa hanno invece occupato un’ex sede della Bnl, mostrando striscioni con su scritto “Casa reddito dignità”. Qui il comunicato: docxRoma_meticcia_occupa.docx5.02 KB

Oggi pomeriggio, il quartiere di Cinecittà verrà attraversato da una manifestazione promossa dalle liste territoriali dei disoccupati ed altre strutture di movimento.

*** *** *** 

Cifre leggermente inferiori a Milano, per il corteo delle realtà antagoniste e dei sidacati di base. ”Non c’è futuro nella precarietà, sciopero sociale” recita lo striscione d’apertura. Tra i temi più gridati la ”lotta alle scelte economiche del governo”, la ”difesa della scuola pubblica” e l’opposizione al progetto Expo sintetizzata in striscione con la scritta ”Io non lavoro gratis per Expo”.

Sempre a Milano è in corso la manifestazione della Fiom, con corteo da Porta Venezia a Piazza Duomo, dove ci sarà il comizio conclusivo del segretario generale dei metalmeccanici, Maurizio Landini, e del segretario generale della Cgil Susanna Camusso. La Fiom ha proclamato per oggi lo sciopero generale nelle fabbriche del Centro-Nord (Val D’Aosta, Trentino, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna e Toscana).

*** ***

Napoli  – Circa diecimila persone sono scese in piazza a Napoli partecipando ai diversi cortei.
Un primo corteo di precari, Usb, studenti e  disoccupati è partito alle 10.30 da piazza Mancini sfilando dietro uno striscione per reddito di base e salario minimo e ha scelto di attraversare i quartieri popolari e Forcella per protestare contro il governo e il Job Act di Matteo Renzi. Poco dopo mezzogiorno, il corteo ha raggiunto lo svincolo di corso Malta della Tangenziale e l’ha bloccato. Dopo aver attraversato a piedi la Tangenziale fino allo svincolo di Capodimonte, il serpentone ha imboccato corso Amedeo di Savoia e si è diretto verso il centro.

33135

33114

Un altro partecipato corteo – circa tremila persone – è partito sempre questa mattina da Piazza del Gesù. Hanno sfilato assieme studenti delle scuole superiori e universitari insieme ai lavoratori di alcune vertenze campane, in particolare i Cassintegrati Fiat di Pomigliano e gli operai Irisbus. L’obiettivo prefissato era raggiungere e contestare la sede di Confindustria, il principale sponsor del Governo Renzi e delle sue riforme, soprattutto quella della scuola e del lavoro. Ma giunti in via Chiatamone i dimostranti hanno trovato il percorso sbarrato da un ingente dispositivo di polizia. I manifestanti non si sono fatti intimorire e hanno proseguito bloccando la galleria Vittoria e via Acton, concludendo con un’assemblea vivace e partecipata.

 *** ***

A Genova sono scesi in strada ben cinque cortei diversi. Dalla protesta sono esclusi la zona del Tigullio, alluvionata, e il settore trasporti. In piazza Caricamento, al Porto antico, si terrà il comizio finale. Quattro cortei sono organizzati dalla Cgil – che si sono ritrovati in Piazza Caricamento per i comizi conclusivi – uno da studenti, precari e sindacati di base.
Dopo aver bloccato il casello dell’autostrada, i lavoratori dell’azienda trasporti di Genova (Amt) si sono spostati nella sede dell’azienda in via Montaldo dove hanno occupato simbolicamente gli uffici della presidenza mentre un’altra parte dei manifestanti presidiava gli ingressi e bloccava il traffico creando disagi alla circolazione. Alcune uova sono state lanciate contro la sezione del Pd di Sampierdarena in piazza Montano dallo spezzone della Fiom che era partito questa mattina da piazza Massena a Cornigliano. 

*** *** 

A Torino un corteo di circa 2.000 manifestanti, con studenti, strutture antagoniste e sindacati di base. La Digos afferma di aver sequestrato mazze, bastoni, fumogeni e petardi su un furgone che sarebbe stato a  disposizione – secondo questa versione –  del Gruppo Studenti indipendenti. In precedenza un gruppo di studenti ha affisso manifesti sulla sede del rettorato contro il caro università e sulle vetrine di una agenzia interinale.

*** ***

A Palermo centinaia di studenti sono in “corteo selvaggio”, provenienti da tutte le scuole in direzione del concentramento in piazza Castelnuovo. Effettuati anche blocchi stradali agli incroci. Una scelta radicale per esprimere il proprio dissenso alle scelte dal governo nazionale e contro la riforma scolastica. «Il jobs act e il lavoro precario, il decreto Lupi, la riforma Giannini e le sempre più ingenti spese cui devono incorrere gli studenti e le loro famiglie, rappresentano diverse facce di un disegno complessivo di precarizzazione del lavoro e di impoverimento della società», spiega ai giornalisti Michele Minardi, rappresentante del liceo scientifico Cannizzaro e portavoce del Coordinamento Studenti Medi Palermo. Il corteo sfilerà fino a palazzo d’Orleans. A Catania  invece è in viale Regina Margherita, contro “l’impoverimento e la precarizzazione della società” e “la riforma scolastica espressa nella Buona Scuola di Renzi”. Una cinquantina di aderenti al sindacato stanno manifestando, invece, con un presidio davanti la sede della prefettura.

*** ***

Bologna. lI primo corteo a muoversi è stato quello degli studenti medi. Diretti verso il centro, hanno attaccato uno striscione sul portone dell’ufficio scolastico regionale di via de’ Castagnoli. Poco prima delle 11, i ragazzi hanno bloccato l’autostazione per circa 40 minuti.
Nella notte, quelli del collettivo universitario Link hanno «chiuso» simbolicamente, con nastro rosso e bianco, gli ingressi delle facoltà di Giurisprudenza, Lettere e Medicina.
Il corteo principale è però quello dei sindacati di base, partito da piazza Nettuno, cui si sono uniti anche gli studenti. Il Cua, il Collettivo Universitario Autonomo, invece ha annunciato «blocchi itineranti» a partire dalle 11. Due scioperi generali riguardano invece la sanità cittadina. Uno indetto per l’intera giornata, proclamato da Cobas, Usi, Cub, Adl-Cobas, Usi-Ait, Slai Cobas, Sial-Cobas, l’altro, dalle 10 alle 14, dalla Confederazione USB. Stessa situazione nei trasporti ferroviari, per lo sciopero generale delle Ferrovie dello Stato indetto dai sindacati Cub Trasporti e Cobas Lavoro Privato (a partire dalla mezzanotte di venerdì 14, fino alle 21 di sabato 15) e da Usb Lavoro Privato (dalle 10 alle 14 di venerdì). 

*** ***

Firenze. Centinaia di persone partecipano alla manifestazione partita da diversi punti della città e riunitasi poi sui viali di circonvallazione. In piazza Puccini si è ritrovato il corteo organizzato da sindacati di base e sigle della sinistra antagonista. “Matteo Renzi pezzo di m…” uno degli slogan più gridati. Lì lo conoscono bene… Qui di seguito la cronaca dal capoluogo toscano, redatta dai compagni di CortoCircuito:

B2ZeXZlIYAABzUM.jpg-largeCentinaia di studenti si sono radunati in Piazza San Marco stamattina per aderire allo sciopero sociale che coinvolgeva tutte le città di Italia. Presenti molte scuole di Firenze e dei comuni vicini, come Scandicci e la zona del Mugello, oltre che vari studenti universitari, scesi anche loro in piazza contro la Buona Scuola, il Jobs Act e tutte le riforme che stanno portando verso un’aspettativa di futuro sempre più precaria.
Il corteo degli studenti, parito verso le 9:40 da Piazza San Marco, ha attraversato le vie del centro, con lo scopo di ricongiungersi con il corteo dei lavoratori che partiva da Piazza Puccini. In Via Cavour è stato calato da un’impalcatura uno striscione in solidarietà a Remì Fraisse, mentre dal camioncino un’intervento rilanciava la lotta contro la repressione e la solidarietà al movimento francese.
Presenti in Via Cavour anche i lavoratori di Eataly, verso cui il corteo ha espresso solidarietà passando proprio davanti al negozio.

B2ZDuRjCEAEHW34.jpg-largeIl corteo è poi passato dalle piazze principali del centro, come Piazza San Giovanni e Piazza Santa Maria Novella. Da lì si è diretto in Via della Scala dove un intervento contro la repressione è stato accompagnato dal lancio di uova contro il tribunale dei minori.
A Porta a Prato, snodo di traffico centrale per la città, il corteo si è fermato davanti a “Obbiettivo Lavoro” per riaffermare “no a sfruttamento e precarietà”. Una volta avanzato da lì si è riunito con il corteo di lavoratori al coro “contro Renzi, Governo e padroni, studenti uniti con i lavoratori!”

B2ZGjF IIAAjIyI.jpg-largeIntanto stamattina un altro corteo è partito da Piazza Dalmazia coinvolgendo centinaia di militanti del Movimento di Lotta per la Casa e bloccando il traffico nella zona Nord della città, passando per importanti snodi come Viale Redi, per poi arrivare in Piazza Puccini e riunirsi con i lavoratori. Tanti gli striscioni nel corteo, contro gli sfratti e per rivendicare casa e lavoro per tutti. Da Piazza Puccini il corteo di lavoratori, lanciato dai sindacati di base, è partito facendo una prima sosta all’Arpat (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) per denunciare omissioni da parte dell’agenzia rispetto ai dati sulle grandi opere in costruzione in Toscana.

I cortei di studenti e lavoratori, riuniti all’altezza di Porta a Prato, si sotto diretti vero i Viali di Circonvallazione della città, per poi terminare la manifestazione alla Fortezza.

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *