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Milano, assediato il gazebo di Casapound e Lega

E’ una vera e propria offensiva quella portata avanti da alcuni giorni da tutte le organizzazioni di estrema destra del paese che, evidentemente in maniera concertata tra loro e con la Lega Nord che fornisce sostegno politico e mediatico, stanno realizzando manifestazioni, presidi e provocazioni di vario tipo in tutto il paese, potendo contare spesso su un atteggiamento complice da parte di alcuni media. Basti vedere lo spazio che ad esempio una rete pagata con il canone, Rainews24, ha regalato negli ultimi giorni a Casa Pound e Forza Nuova spacciando per iniziative rilevanti l’impiccagione di alcuni manichini in alcuni quartieri di Roma oppure l’organizzazione di qualche gazebo con la presenza di quattro o cinque squadristi. D’altronde il 9 dicembre si avvicina ed essendo fallito lo scorso anno il tentativo di nascondersi dietro categorie sociali come gli allevatori o i trasportatori all’interno del cosiddetto ‘movimento dei forconi’, quest’anno i fascisti tentano di soffiare sul fuoco del razzismo in nome della “lotta contro il degrado” organizzando strumentali mobilitazioni che finora non hanno per fortuna visto una partecipazione degna di nota.

Come stamattina, quando nel quartiere milanese di San Siro un gruppo di leghisti, scortati da un manipolo di picchiatori di Casapound, ha montato un gazebo per diffondere la propria propaganda razzista e fascista nei pressi del mercato rionale.
Ma nel quartiere si è sparsa presto la voce della presenza degli estremisti di destra e così poco dopo le 11 una cinquantina di esponenti dei centri sociali (in particolare de Il Cantiere), dei collettivi antifascisti e del movimento per il diritto alla casa si sono presentati in Via Osoppo per sloggiare i propagandisti dell’odio. Mentre i leghisti sono immediatamente scappati, gli squadristi di Casa Pound sono stati circondati da un consistente numero di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa che li hanno protetti dal lancio di … uova e fumogeni da parte degli antifascisti. Il fronteggiamento è durato fino alle 13, quando il gazebo è stato smontato e portato via sotto scorta.

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