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Syriza. Si dimette anche il segretario, ma non va con la sinistra

Continua  la crisi interna di Syriza. E’ arrivata la notizia che si è dimesso anche il segretario del partito, Tasos Koronakis, dopo aver espresso la propria opposizione alla linea scelta da Tsipras. Koronakis, considerato uno dei più stretti alleati e collaboratori dell’ex premier, nella lettera di dimissioni critica la decisione di andare alle elezioni senza prima discutere all’interno di Syriza e ignorando le decisioni del Comitato Centrale.
Nella sua lettera di dimissioni, Koronakis spiega il proprio disaccordo con le recenti decisioni che a suo parere stanno indebolendo il partito. Ammette che la strategia negoziale del partito ha fallito e critica la decisione di andare alle elezioni senza prima discutere all’interno di Syriza e ignorando le decisioni del Comitato Centrale. Koronakis però è stato anche molto critico nei confronti di Panagiotis Lafazanis e gli altri rappresentanti della ‘Piattaforma di sinistra’ che hanno lasciato Syriza per formare un nuova organizzazione ‘Unità Popolare’, sottolineando che “sembravano pronti a questo scontro – spesso con comportamenti disdicevoli per il nostro partito – ed in ultima analisi ad avere come obiettivo finale la rottura”.  Koronakis a marzo era stato in visita anche in Italia dove aveva incontrato gli esponenti dei partiti della sinistra radicale. Ed anche l’ex ministro delle Finanze Yannis Varoufakis ha escluso di poter aderire a Unità Popolare, il nuovo partito formato dai dissidenti di Syriza. “Per loro il ritorno alla dracma è una questione ideologica”, ha dichiarato l’economista in una intervista al quotidiano tedesco Die Welt. Nei giorni scorsi Varoufakis aveva esplicitato la sua distanza da Tsipras. “Non posso accompagnare Tsipras in questo cammino – aveva sottolineato – perche’ Tsipras ha provocato la rottura di Syriza, che, dopo la scissione, e’ ormai storia”.

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