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Torino. Qui se ne vanno tutti!

Poche settimane fa avevamo pubblicato un pezzo che raccontava di come Torino fosse la terza provincia d’Italia per numero di emigranti italiani.
L’edizione de “La Stampa” dell’8 Gennaio ci fornisce un altro dato interessante: a partire dal 2012 (anno del picco massimo con 142 mila cittadini torinesi di origine straniera), circa 2000 stranieri all’anno hanno abbandonato la città. Altro che il terrore dell’invasione propagandato da Salvini e i suoi!
Le motivazioni sono evidenti: la crisi infatti ha colpito duramente sia italiani che stranieri. E a dare l’ennesima picconata al mito di Torino città “smart” che resiste alla crisi con innovazione e turismo arrivano le parole di Irene Pozo, vice direttore di Fieri (Forum internazionale ed europeo per le ricerche sull’Immigrazione): “I dati confermano la scarsa attrattività di questa regione in generale e della provincia di Torino in particolare, rispetto al resto del Paese dove il saldo migratorio è positivo”.
E dove se ne vanno, quelli che lasciano? “Tra le destinazioni indicate da chi si trasferisce all’estero, ai primi posti si collocano Romania, Francia, Perù, Stati Uniti e Germania. Sembrerebbe dunque che non si tratti solo di ritorni nel paese di origine, ma anche di emigrazione secondaria verso altri paesi, le cui economie, offrono maggiori prospettive di impiego”. L’ennesima conferma del processo di “mezzogiornificazione” in atto nei paesi dell’Europa Mediterranea…

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