Il corteo del 25 aprile a Roma anche quest’anno è stato un grosso corteo con migliaia di persone. In gran parte giovani e militanti dei movimenti della sinistra antagonista, fortemente motivati da due questioni: la prima il decennale dell’assassinio del compagno Renato Biagetti, accoltellato da un fascista a Ostia; la seconda la difesa del diritto dei palestinesi di essere nella manifestazione che celebra la Resistenza. Due anni fa gli ultras sionisti attaccarono i palestinesi appena prima la partenza del corteo e da allora è emersa la comune decisione di non tollerare più alcun sopruso in tal senso. Il risultato è che anche quest’anno le associazioni israeliane e filoisraeliane si sono tenute alla larga. Un particolare balzava agli occhi: una forte e motivata partecipazione di giovane e la totale assenza in piazza di bandiere del Pd (a Roma il timore di contestazioni è assai forte).
Migliaia di persone si sono incolonnate nel corteo partito dal Colosseo e arrivato fino al luogo simbolo della resistenza a Roma: Porta San Paolo. Qui sono intervenuti due partigiani, tra cui Tina Costa, conosciuta e stimata staffetta partigiana ed è intervenuta la mamma di Renato Biagetti. Dopo questi interventi è ripartito un corteo diretto al centro curdo Ararat minacciato di sgombero dai diktat del commissario Tronca, una conclusione che intende riaffermate la solidarietà con la resistenza del popolo curdo.
A Porto Fluviale il corteo si è momentaneamente diviso con una parte che è andata a rendere omaggio alla lapide a Ponte di ferro dedicata alle dieci donne trucidate dai nazisti durante un assalto ai forni il 7 aprile del 1944. Dopo alcuni brevi interventi di compagni italiani e palestinesi alla lapide, questo pezzo di corteo è ripartito per raggiungere l’altro pezzo che intanto era arrivato al centro Ararat collocato nell’ex mattatoio di Testaccio. Qui c’è stato un emozionante intervento congiunto tra i rappresentanti dei curdi e palestinesi con scambio reciproco di bandiere in nome delle resistenze e l’intervento di un compagna italiana che ha ribaditoil no agli sgomberi. Il 25 aprile è stato anche questo.
Le foto che seguono sono di Patrizia Cortellessa:
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa