Ore 16.20. Il corteo è fittissimo, come si vede anche dai video e dalle immagini. Il clima è tranquillo, ma combattivo. Oltre 20.000 i partecipanti, ma più probabilmente 30.000, con i giovani assoluta maggioranza. La maggior parte degli slogan è rivolta vero i fascisti e Minniti, con Salvini sempre “sugli scudi”.
Nessuna traccia dei “naufraghi famosi”, tipo LeU, ex Sel, (im)Possibile. Grande presenza invece di potere al Popolo (con tutte le sue anime), collettivi studenteschi e territoriali, sezioni Anpi apertamente dissidenti con il “nazionale”.
La diretta.
https://www.facebook.com/unionesindacaledibase/videos/1579645002089188/
https://www.facebook.com/unionesindacaledibase/videos/1579843428736012/
Ore 12.30. I frutti criminali partoriti da un terrorista fascista e dagli imprenditori della paura si vedono in queste ore a Macerata.
Strade deserte, pochi negozi aperti, mezzi del Comune che rimuovono i cassonetti dell’immondizia. In una città ridotta a deserto da un sindaco piccolo piccolo, un Viminale che vuol fare concorrenza a Salvini e Forza Nuova, una classe politica senza scruopoli né cervello.
In città, nonostante la tardiva autorizzazione della Prefettura al corteo, è stata insufflata la paura di scontri e di incidenti, dopo aver dato spazio per ben due giorni ai fascisti solidali con il terrorista Traini: prima Casapound, poi anche Forza Nuova, trattati con i guanti facendo scrivere ai giornali il contrario.
La maggior parte dei negozi, anche nel centro storico che non sarà toccato dalla manifestazione, sono chiusi e quelli che hanno aperto chiuderanno tra poco, alle 13.00.
I promotori locali della manifestazione hanno attaccato manifesti invitando a scendere in piazza, mentre i più spaventati sono stati indotti a serrare i portoni con catene e tavole di legno.
Da tutta Italia stanno arrivando i pullman degli antifascisti, intenzionati a dimostrare pacificamente che il fascismo non può passare, nonostante l’aiuto incredibile che questo governo e lo schieramento parlamentare gli stanno dando.
Il comunicato diffuso da Usb verso la fine del corteo:
Macerata, una marea di donne e uomini antifascisti e antirazzisti seppellisce Salvini e Minniti
È una manifestazione enorme, quella di Macerata contro il fascismo e il razzismo, voluta e sostenuta da tanti nonostante i tentativi di criminalizzazione e il pavido ritiro delle direzioni dell’ANPI, della CGIL, dell’Arci e di Libera che hanno cercato di smontare la partecipazione obbedendo al diktat di Minniti.
Una risposta importante al dilagare di posizioni razziste e fasciste sostenute e propugnate da formazioni politiche sdoganate dai mass media e da tutte le forze politiche del “pensiero unico” che temono più il conflitto sociale che il ritorno del fascismo e anzi lo utilizzano per fomentare la guerra tra poveri.
L’USB è presente con proprie delegazioni da molte città italiane perché il mondo del lavoro non può che essere sempre in prima fila nella lotta antifascista e per sconfiggere lo sfruttamento e il razzismo.
La foto d’apertura e quelle che seguono sono di Patrizia Cortellessa
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