Il taglio della collaborazione comunale alle attività socializzanti e di inclusione per i pazienti dei centri di salute mentale è vergognoso. Il fragile tessuto che sostiene questi pazienti e le loro famiglie, nel loro spesso difficile cammino, viene così aggredito in nome di una novità che altro non è che disinteresse per la sorte dei deboli.
“Il fantomatico budget personale di capacitazione che andrà in funzione a marzo per gli utenti in carico agli assistenti sociali dei municipi, oltre a non essere chiaro, è drammaticamente in contrasto con le attività svolte dai centri di salute mentale dove personale sanitario specializzato, spesso con pochi mezzi , difende la possibilità di questi utenti di fare una visita dignitosa” – sostiene Elisabetta Canitano, del Coordinamento nazionale di Potere al Popolo.
“Ci opponiamo con tutte le nostre forze a questo impoverimento del sostegno a una parte dei cittadini che, pazienti e famiglie, ha bisogno di tutta la collaborazione possibile, dalle partite di calcio alle orchestre, alle attività giornalistiche e di sostegno al lavoro”.
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