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Il Venezuela chiama alla resistenza e alla solidarietà, anche in Italia

Una giornata intensa quella di oggi a Roma intorno all’indicazione “Giù le mani al Venezuela”.

In mattinata si è riunito per la prima pubblicamente il Forum Venezuela, riempiendo la sala e seguendo con attenzione gli interventi di qualità che hanno visto il saluto dell’Ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela Isaia Rodriguez e poi gli interventi di Luciano Vasapollo, Michela Arricale, Geraldina Colotti, Fabrizio Casari, Agata Iacono e Marinella Correggia. Nell’introduzione è stata data lettura dell’appello con cui il Forum Venezuela chiama ad un processo di azione unitaria tutte le forze che, anche con sensibilità diverse, ritengono che vadano cessate le sanzioni, rifiutata ogni aggressione o ingerenza militare e rispettato il processo politico/elettorale del Venezuela.

Al termine dei lavori del forum l’iniziativa si è spostata in piazza. Significativo il luogo scelto: Porta Pia, dove c’è l’ambasciata della Gran Bretagna, uno stato che forze rianimando i suoi trascorsi pirateschi del seicento, ha sequestrato 1,2 miliardi di oro dello Stato venezuelano depositato nelle banche britanniche con il pretesto del non riconoscimento dell’attuale governo in carica, quello di Maduro. Una azione di pirateria inaccettabile (e non isolata visto il perdurante sequestro anche dei fondi  sovrani libici) e che pure ha visto proteste fin troppo labili.

In piazza sono intervenute tutte le forze politiche e le associazioni solidali con il Venezuela: Associazione Italia-Cuba, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Rete dei Comunisti, la Comunità palestinese,  Rivoluzione Ciudadana dell’Ecuador, Patria Socialista, Rete No War, Sinistra Classe e Rivoluzione, Noi Restiamo, gli economisti del collettivo Coniare Rivolta ed altre.

Una giornata piena di contenuti e indicativa di una convergenza di forze indispensabile per assicurare sostegno, informazione, solidarietà ad una esperienza progressista come il Venezuela sottoposto ad una aggressione economica, politica, diplomatica e minacce militari da parte degli Stati Uniti, della destra latinoamericana e della stessa Unione Europea.

Qui di seguito le foto del forum della mattina e poi del Sit-in nel pomeriggio davanti all’ambasciata britannica.

La manifestazione davanti l’ambasciata britannica

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