Lo scenario politico e le posizioni nel governo si sono andati polarizzando intorno alla scelta sul Tav Torino-Lione contestato da anni da un fortissimo movimento popolare in Val di Susa e non solo.
Questa volta la dissonanza non è tra il premier Conte e il vicepremier Salvini, ma tra il primo e l’altro vicepremier Di Maio.
“I fondi europei sono assicurati solo per la realizzazione del Tav e non potremmo farne un uso alternativo. Alla luce di questi nuovi finanziamenti comunitari non realizzare il Tav costerebbe molto più che completarlo e dico questo pensando all’interesse nazionale che è la stella polare che guida il governo. Questa è la posizione del governo, ferma restando la piena autonomia del Parlamento” ha affermato oggi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
“La TAV si farà, come giusto e come sempre chiesto dalla Lega. Peccato per il tempo perso, adesso di corsa a sbloccare tutti gli altri cantieri fermi!” si è affrettato a chiosare l’altro vicepremier Matteo Salvini.
Di tenore ben diverso la replica di Di Maio “No alla Tav Torino-Lione” scrive il vicepremier e leader del Movimento Cinque Stelle sul suo profilo Facebook. “Questo è un no forte, convinto, deciso. Uno di quei NO che fanno bene – si legge nel post – Sappiamo di stare dalla parte giusta della storia. Qui lo sviluppo non c’entra un bel nulla, qui gli interessi sono altri”. “Ho ascoltato attentamente le parole del Presidente Conte, che rispetto – prosegue Di Maio nel post – Il Presidente è stato chiaro, ora è il Parlamento a doversi esprimere. Sarà il Parlamento, nella sua centralità e sovranità, che dovrà decidere se un progetto vecchio di circa 30 anni e che sarà pronto tra altri 15, risalente praticamente alla caduta del muro di Berlino, debba essere la priorità di questo Paese”.
Ma sulla vicenda prendono parola anche altri protagonisti fondamentali come il Movimento No Tav. “Il premier Conte dimostra di non conoscere la determinazione del movimento No Tav”. E’ la conclusione di un messaggio che sta circolando in rete in queste ore.
Nel testo si legge fra l’altro che il presidente del Consiglio “sa che la Torino-Lyon non serve a nulla”, “sa che si creerà un problema di ordine pubblico”, “ha ben chiaro” che “perderà tanti voti e rispetto politico”, ma “non conosce la determinazione del movimento No Tav”.
E a conferma che con questa opposizione popolare al Tav tutti dovranno fare i conti, il Movimento No Tav sottolinea che “Dimostreremo fin da subito la nostra vitalità, con il festival Alta Felicità che prenderà il via giovedì portando migliaia di Notav nella nostra Valle, e che porteremo tutti insieme a vedere il cantiere sabato pomeriggio! Fermarlo è possibile, fermarlo tocca a noi!”.
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