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Prima la salute. La crisi la paghino i ricchi. Sabato Potere al Popolo nelle piazze

Sanità pubblica gratuita e universale, per tutte/i! “Billionaire tax” sui grandi patrimoni! Reddito vero per tutte/i! Perché stavolta la crisi la devono pagare i ricchi!

Per questi obiettivi, e con queste parole d’ordine, sabato 5 dicembre Potere Popolo sarà in tante piazze italiane.

Nei giorni in cui la pandemia sta mietendo quasi più vittime che a marzo/aprile e le autorità navigano a vista dentro una crisi senza precedenti, Potere al Popolo ha scelto di metterci la faccia nelle piazze di molte città per indicare soluzioni e alternative al disastro che abbiamo davanti agli occhi.

Nei giorni scorsi è stato diffuso un documento che esplicita con nettezza che la priorità è “Prima la salute”.

Per far questo serve inevitabilmente un periodo di blocco delle attività. Magari non drastico come quello fatto da Pechino, ma neanche fasullo come quello che stiamo vivendo, che consenta di alleggerire la pressione sulle strutture sanitarie e di riportare i contagi ad un livello tale da permettere il contact tracing.” – scrive Potere al Popolo – “Ovviamente in questo lasso di tempo bisognerebbe organizzarsi per poter arrivare a fare almeno mezzo milione tamponi al giorno (così come previsto tra l’altro dal piano presentato da Crisanti al Cts in estate e puntualmente ignorato)

Diventa dunque prioritario il ripristino di un Servizio Sanitario Nazionale pubblico al quale destinare tutte le risorse necessarie e da sottrarre agli appetiti privati e ai disastri della regionalizzazione.

Ma per affrontare un periodo di restrizioni va garantito reddito a coloro che ne hanno bisogno e va prestata massima attenzione a questioni come la salute mentale, la violenza di genere e l’istruzione.

A Potere al Popolo non sfuggono né sottovaluta affatto le ripercussioni economico/sociali delle misure di contenimento del virus. Dietro l’ossessiva priorità dell’economia si nascondono gli istinti e gli interessi peggiori, da quelli della Confindustria a quelli delle “cordate economiche “ che hanno eletto i presidenti delle Regione.

Il lockdown e le restrizioni in genere hanno conseguenze non trascurabili per molte e molti. Vanno pertanto prese tutte le misure necessarie per evitare effetti negativi sulla vita delle persone che, per condizione propria, sono maggiormente a rischio. Le risorse possono essere reperite in modo anche rapido, a cominciare da una “billionaire tax” che colpisca i grandi patrimoni, che appartengono spesso anche a grandi evasori fiscalipropone Potere al Popolo mettendo i piedi nel piatto nel dibattito pubblico sulla necessità – e giustezza – di una patrimoniale sulle ricchezze e che vede reazioni isteriche ma anche un indecente fronte contrario che va dalla Lega al Pd, da Italia Viva a Forza Italia, da pezzi del M5S a Fratelli d’Italia. Una sorta di partito trasversale che alla sola idea di tassare un po’ di più chi ha di più (e magari si è anche arricchito nella crisi pandemica mentre gli altri precipitavano) alza le barricate.

Una tassa sui patrimoni finanziari – una Billionaire Tax appunto – costa troppo? No, spiegano a Potere al Popolo, “costa infinitamente meno di quanto si è già speso fin qui, infinitamente meno di quanto si è perso finora in termini di produzione, commercio, turismo, ecc. Soprattutto, infinitamente meno di quanto si perderà nei prossimi mesi, andando avanti a stop and go, tra liberalizzazioni natalizie, pasquali e ferragostane, e “nuove ondate” dopo ogni “liberi tutti”.

Ma mettere sotto pressione i ricchi non è impossibile. “Solo fin quando accetteremo di vivere e farci “consumare” da un sistema che mette il profitto di pochi davanti al benessere di tutti. Un sistema che non funziona più nemmeno per i propri scopi: far soldi, l’unico comandamento”. Governo e partiti in Parlamento non vogliono farlo? La Storia, per questo, di certo non li assolverà.

 

 

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