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L’accusa di Scanzi ai lavoratori Alitalia è inaccettabile

Il j’accuse rivolto da Andrea Scanzi ai lavoratori Alitalia è inaccettabile, degno del peggior pensiero filo-padronale e individualista.

Per trent’anni tutta la classe politica e industriale di questo paese si è svenduta e mangiata pezzo a pezzo la nostra compagnia di bandiera, ci ricordiamo i “capitani coraggiosi” di Berlusconi e la conseguente privatizzazione dell’azienda. L’Unione Europea da par suo, con le politiche di liberalizzazione forzata del mercato, ha smantellato i nostri settori strategici a favore del grande capitale, soprattutto nordeuropeo.

Oggi Altavilla, presidente della neocostituita ITA, ha un piano di licenziamenti che lascerà senza più un reddito migliaia di famiglie, rifiuta di trattare con i sindacati come se Alitalia fosse “roba sua” e chiede incontri secretati al Parlamento, tutto con il decisivo silenzio-assenso dei partiti di governo. Perché Scanzi non parla di questo, oggi?

Lo sciopero invece fa sentire come chi manda avanti questo paese siamo noi lavoratori, non gli Altavilla di turno. Una linea ben marcata oramai divide chi sta con i lavoratori e le lavoratrici da chi sta silenziosamente con Altavilla e il governo Draghi.

Oggi i lavoratori a Fiumicino stanno dimostrando grande dignità e determinazione, così come in tante parti d’Italia, dalla GKN di Firenze e all’ex-ILVA di Taranto, gli unici ad alzare la voce e a non arrendersi, a lottare per tutti noi, per una politica economica pubblica e per il rispetto dei diritti conquistati in anni di dure lotte.

Venerdì 24 Potere al Popolo sarà a Fiumicino in sostegno allo sciopero indetto dai lavoratori e dalle lavoratrici Alitalia. Perché non tutti abbiamo smesso di lottare. Perché oggi siamo tutti Alitalia.

*Candidata sindaca di Roma per Potere al Popolo

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1 Commento


  • Andrea Bo

    Po’vero cocco, gli hanno cancellato il volo…
    E strilla e impreca, approfittando del fatto di avere una voce, in quanto giornalista.
    Importa un cazzo a lui del lavoro di quelli che la voce non ce l’hanno…
    Anzi, importa un cazzo a lui del lavoro proprio, in generale: lui fa il giornalista in un modo che è pur sempre meglio che andare a lavorare: gli basta scrivere cazzate del tipo “Roger Waters è Dio”, e lui è già a posto.

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