Ecco come funzionano le clientele legalizzate in tutti i comuni.
Quello di De Luca è un vero e proprio “sistema” che, grazie alle dichiarazioni di Zoccola, i magistrati hanno potuto finalmente schematizzare.
Il meccanismo è semplice e lo spiega bene l’imprenditore indagato durante il suo interrogatorio:
“esiste un accordo ben preciso tra le cooperative e la politica che è teso a garantire alle prime continuità lavorativa in cambio di voti”.
Ogni cooperativa ha un suo preciso politico di riferimento ma tutti sono rigorosamente interni al giro di De Luca.
Tra le cooperative non c’è competizione, gli appalti vengono spartiti equamente così come i pacchetti di voti.
A garantire gli equilibri sarebbe stato proprio Zoccola che è “amico” di De Luca dal lontano 1989.
In realtà come stanno appurando i giudici si tratta di false cooperative. Parliamo, infatti, di vere e proprie società che si travestono da imprese collettive per ottenere una serie di vantaggi.
Imprese che spesso sono create dagli stessi politici o da ambienti a loro vicini.
Questi soggetti riescono così a guadagnare sugli appalti pubblici e contemporaneamente a garantirsi pacchetti di voti da spendersi ad ogni elezione.
Un sistema estremamente diffuso che non scopriamo oggi e che non riguarda solo Salerno.
Grazie alla sempre maggiore esternalizzazione dei servizi erogati dagli enti locali si è arrivati, infatti, alle clientele legalizzate.
Prima i politici barattavano “posti” nel pubblico in cambio di voti ma poi una volta entrato il lavoratore poteva anche rompere il legame. Con il sistema delle cooperative invece diventa tutto più semplice, duraturo e soprattutto legale.
Le cooperative non fanno concorsi pubblici ma assumono chi vogliono e così si evita il primo possibile reato.
Pur svolgendo un lavoro per la PA il lavoratore resta precario e il suo destino è legato al rinnovo dell’affidamento del servizio alla cooperativa. Rinnovo che dipende dal politico che se non viene rieletto non potrà garantire la continuità lavorativa.
Si crea quindi una dipendenza a vita del lavoratore nei confronti del politico che si traduce nel sostegno ad ogni tornata elettorale.
Con un minimo di attenzione tutto ciò si può fare in modo perfettamente legale ed è per questo che l’abbattimento del “sistema” non può essere delegato alla magistratura.
Il “sistema” può essere abbattuto solo svolgendo un puntuale Controllo Popolare e mobilitandosi per la reintermalizzazione di tutti i servizi con conseguente assunzione nella PA di tutti i lavoratori e tutte le lavoratrice che operano nei servizi pubblici.
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Mauro
Tutto ciò mi fa semplicemente vomitare. Ma fin quando ci sarà il consenso della cittadinanza (triste realtà) non cambierà assolutamente nulla. Purtroppo non cé senso civico e nessun rispetto dello stato. Quindi cari concittadini invece di lamentarvi Rimboccatevi le maniche e opponetevi a detto sistema invece di inginocchiarvi ed andare a chiedere favori (spesso illegali) a certi signori. Ripeto se questa realtà esiste è perché c’è consenso e quindi direttamente implicati nel sistema.