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Alla faccia della “Kasta”. Aumenti vertiginosi per sindaci e amministratori locali

Non c’è stata finora neanche una discussione pubblica. In un documento proposto dal ministro Brunetta (proprio lui, sic!) e allo studio del governo Draghi, riguardante le “indennità dei sindaci metropolitani, dei sindaci e degli amministratori locali”, è scritto che queste “possono essere incrementate in misura graduale per gli anni 2022, 2023” e “in misura permanente a decorrere dall’anno 2024”.

Dopo anni di piagnistei sui costi della politica e i privilegi della “Kasta” sembra improvvisamente ammutolita tutta quella pletora di guardiani dell’etica politica che su questo ha costruito la propria fortuna… politica.

Gli aumenti delle retribuzioni per i sindaci vanno da un minimo del 33,5% per i comuni più piccoli al 112% per quelli sopra i 100mila abitanti.

“Hanno indebolito la democrazia col taglio dei parlamentari e ora gonfiano all’inverosimile gli stipendi di sindaci e assessori. Sono l’emblema del “cambiare tutto per non cambiare niente”. Contribuiscono alla disillusione generale, a un senso di impotenza, al rafforzamento nel senso comune del “non c’è niente da fare” commenta Giuliano Granato, portavoce di Potere al Popolo.

Gli alfieri della Restaurazione promossa dal Governo Draghi, cedendo anche su quella che era la battaglia simbolo alle origini del Movimento. Loro, gli anti-kasta oggi danno soldi alla Kasta”.

E tutto questo “mentre milioni di lavoratori e lavoratrici aspettano un salario minimo dignitoso e la difesa contro il carovita”.

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