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“Comprimere il diritto a manifestare”, usando cretini e fascisti

Quando un sistema non ha più soluzioni si blinda, vieta, reprime. Se non è completamente cretino, crea diversivi, “armi di distrazione di massa”, anticipa o incentiva divisioni nel potenziale “fronte di opposizione”.

Per riuscirci ha bisogno che esistano, e siano ampiamente pubblicizzate, posizioni ed idee indifendibili, suicide, completamente fuori dal mondo. Sono un pretesto perfetto per colpire gli interessi e i diritti della stragrande maggioranza (lavoratori, poveri, pensionati, giovani sia studenti che non, ecc) recitando la parte del “difensore della ragione”.

Quanto sta avvenendo tra Roma, Milano, Trieste (per indicare solo alcune delle piazze “no vax” delle ultime settimane, per quanto a volte travestite da “no green pass”) è una dimostrazione da manuale di questa antica “legge storica”.

Il prefetto di Trieste Valerio Valenti ha annunciato che è arrivato il momento di «comprimere il diritto alla libera manifestazione». Le nuove misure per contenere il contagio: stop alle manifestazioni a Piazza Unità d’Italia e sanzioni per chi manifesta senza rispettare il distanziamento e l’obbligo della mascherina.

La contraddizione appare evidente: mentre il governo Draghi “riapre tutto”, anche gli stadi e le discoteche al chiuso – sia pure con l’obbligo di green pass (che non tutti gli esercenti chiedono all’ingresso, specie in ristoranti e bar) – un prefetto (rappresentante del governo in una provincia) dichiara senza remore che è ora di «comprimere il diritto alla libera manifestazione».

Al momento il divieto riguarda una sola piazza – la più importante della città – ma una volta stabilito il principio che si può “comprimere” un diritto costituzionale, poi si tratterà sempre e solo di trovare delle motivazioni “persuasive”.

E l’Italia è il paese con la più lunga tradizione nell’escogitare codicilli da azzeccagarbugli, formule retoriche vuote di senso ma piene di conseguenze, ecc.

Ufficialmente il divieto è giustificato con le manifestazioni “no vax” che hanno distrutto la capacità di mobilitazione dei portuali di Trieste, che non sono riusciti a limitare il peso degli anti-vaccinisti al proprio interno (l’esempio più clamoroso è quel Fabio Tuiach, ex esponente di Forza Nuova – e prima ancora della Lega – in Consiglio comunale a Trieste, che si è preso il Covid ma l’ha attribuito agli idranti della polizia, come fosse il solito raffreddore).

E quindi le misure di prevenzione come il distanziamento e le mascherine, in una città che vede risalire velocemente contagi e ricoveri, hanno un loro perché. Ma la “compressione del diritto a manifestare” NO.

I nostri lettori sanno che noi saremmo certamente meno “comprensivi” con i no vax o quei figuri che a Novara hanno sfilato travestiti da prigionieri nei lager. E ancor meno con i fascisti di Forza Nuova accompagnati dalla polizia nell’assalto alla sede della Cgil (cui pure non lesiniamo critiche feroci per come “collabora” con governo e Confindustria contro i lavoratori).

Ma il prefetto Valenti – cioè IL GOVERNO – non ha affatto dichiarato di voler limitare-vietare le manifestazioni no vax, ma TUTTE le manifestazioni. Vuole infatti “comprimere un diritto in generale”, non una particolare forma di follia che mette in pericolo la salute collettiva.

Quindi usa un problema vero, ma minore, per imporre una limitazione universale ai diritti costituzionali.

Basta vedere quel che ha combinato la polizia a Padova per “comprimere il diritto a manifestare” contro Bolsonaro, che peraltro era in tutt’altro posto (una villa vicino ad Anguillara Veneta), e dunque di certo non per “difendere un capo di stato straniero”.

E’ la stessa cosa avvenuta a Roma dopo il raid di Castellino e Fiore. Non un “divieto di manifestazioni fasciste” – che pure sono incostituzionali e dunque fuorilegge – ma una “limitazione al diritto di manifestare”, imponendo piazze non centrali, percorsi in zone disabitate (come sabato per il corteo contro il G20), ecc.

Quando un sistema non ha più soluzioni si blinda, vieta, reprime. Se non è completamente cretino, crea diversivi, “armi di distrazione di massa”, anticipa o incentiva divisioni nel potenziale “fronte di opposizione”. Sa che qualcuno ci casca sempre…

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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12 Commenti


  • Sandi

    L’operazione è di buttarla tutta sul “no vax”, anche se le manifestazioni sono sempre state contro il Green pass, non contro i vaccini in se. Hanno iniziato a giocare con i numeri per dire che la risalita dei contagi è dovuta alle manifestazioni, anche se i dati ufficiali per ieri, 1/11/21, del Min salute sono di un + 70 contagiati a Siracusa (+ 0,28% sul totale dei attualmente contagiati) – dove non mi risulta ci siano state manifestazioni – e + 43 a Trieste (+0,17%). Tra l’altro i contagi stanno aumentando in tutto il mondo, non solo a TS. Quindi strumentalizzano e adattano i numeri a proprio uso e consumo (tra l’altro sappiamo da fonti di prima mano – infermieri – che a Trieste ci sono 5 persone in terapia intensiva, di cui 2 vaccinati anche con seconda dose e 3 non vaccinati). Hanno schierato proprio tutto il possibile: Sindaco, prefetto, presidente Regione, Presidente Confindustria (che ha definito i non vaccinati “disertori” nella guerra contro il covid19, anche se, bontà sua, ha detto che non occorre fucilarli) + raccolta firme con alla testa TUTTA l’elite di potere contro sempre i “no vax”. In relatà i no vax ci sono, ma non conducono le danze. Quello che conta e incide sono i lavoratori, non solo portuali (che hanno quasi tutti i tamponi gratis), ma quelli del TPL, sanità, fabbriche che parrebbe si stiano organizzando. E c’è il forte rischio, per i signori di cui sopra, che ad essere contestata sia l’intera gestione della pandemia con i morti che hanno sulla coscienza. Perciò cercano di scaricare le responsabilità sui non vaccinati, o “no vax”. In una maniera che raramente si è vista per pervasività (tutti i media sono schierati sul dare la colpa di tutto ai non vaccinati e ridurre tutto a vax-no vax) e violenza delle posizioni. Io credo che sta cosa lasciera conseguenze a di lungo periodo.


    • Redazione Contropiano

      Per il rispetto che nutriamo per il tuo grande lavoro da storico, ti consiglieremmo fraternamente di ripensare quel che hai scritto.


  • Sandi

    A scanso di equivoci, sono pure vaccinato. Poi non capisco cosa c’è di tanto raccapricciante in quello che ho scritto. Le balle sono balle: hanno fatto la Barcolana, dal 4 al 10 ottobre, con migliaia di persone ai stand e per le strade, ma quello evidentemente non conta, le manifestazioni si. E vi ricordo che vax o no vax, a TS le manifestazioni erano e sono CONTRO IL GREEN PASS PER LAVORARE, non altro. Mi hanno dato del negazionista come storico, quindi se mi becco del no vax o del negazionista del covid19 sinceramente non me ne frega un gran c… Però sono abituato a discutere per argomentazioni, non per dogmi.
    Dall’inizio del 2020 in porto a TS le misure di sicurezza sono state 0, con gente che ha dovuto scioperare per avere le mescherine, con focolai. Abbiamo segnalato tutto a chi di dovere, nessuno ha fatto nulla, non una multa. E poi arrivano con il Green pass. Alla gente sono girate le palle, e credo sia una esplosione di rabbia accumulata almeno nei ultimi due anni se non di più di fronte alle prese per il culo delle misure prese dal governo sul covid19, ma credo anche per tutto il resto. Bollare sta cosa come no vax o negazionista credo contribuisca a farla gestire e guidare proprio da loro, che in realtà sono una minoranza. E che sono quelli che più fanno comodo alla controparte. Che infatti, come già detto, cerca di presentare il tutto come no vax. Ci è arrivato Report a dire che qualcosa evidentemente non quadra….


  • Sandi

    A Trieste quello che è andato storto è che qualcuno ha cercato di decidere per i portuali cosa andava fatto. Qui trovate tutto quello che il CLPT pensa di cosa è successo – https://www.facebook.com/clpt.trieste.3. Per il resto vi chiedo: che senso ha rivendicare cose anche giuste se DEVI PAGARE PER LAVORARE? I lavoratori, o almeno una loro larga parte, l’hanno percepita (a mio avviso giustamente) così, e ci sono stati molti più lavoratori – vaccinati e no – a manifestare e scioperare contro il green pass che per altro. Quello che mancava era una organizzazione capace di dargli una mano, di organizzare la cosa a livello nazionale, ma sul Green pass, non su rivendicazioni preparate a luglio! Perché quelle rivendicazioni non avevano più alcun senso se dovevi pagare per lavorare. Quindi si sono organizzati come potevano e sapevano, con tutti i limiti e anche le stronzate. Ma sono scesi in piazza in numeri che non si vedevano da decenni. E con una determinazione che non si vedeva da tempo. Perché evidentemente sta cosa è stata la goccia che ad alcuni ha fatto traboccare il vaso. I portuali di Trieste hanno anche dimostrato cosa significhi la solidarietà, di classe, rifiutando di farsi dividere tra vaccinati e non vaccinati. Chi sostiene l’obbligo vaccinale questo non lo fa, perché implicitamente considera i non vaccinati “colpevoli” non si sa bene di cosa (tra l’altro spiegatemi come un non vaccinato possa essere un pericolo per un vaccinato?) e quindi non meritevoli di solidarietà se costretti a pagare per lavorare.
    Qui di seguito quello che penso (e che pensano pure altri) di tutta la storia. Mi spiace se è lungo
    Da quando è iniziata la pandemia abbiamo assistito a una sua gestione che sarebbe ridicola se non fosse criminale.
    Ricordiamo tutti le autorità passare dall’affermare che “qui da noi non arriverà mai” alla chiusura della gente in casa, al proibire, in nome del “distanziamento”, le passeggiate nei boschi e la pesca sub!!!!! Proibendo le cene tra parenti o amici, anche in case private, ma permettendo che la gente continuasse ad andare a lavorare (il profitto prima di tutto!), come se il virus nei luoghi di lavoro non ci fosse!!!! I lavoratori tutti ricordano sicuramente come sono state (non)applicate anche le poche disposizioni per la sanificazione dei mezzi e dei posti di lavoro da parte della grandissima maggioranza delle aziende. Con alcune aziende che per questo sono diventate focolai di diffusione del virus. Magari perché chiedevano a dipendenti con febbre anche alta di venire a lavorare “perché se no qui si ferma tutto”.
    Di questo è corresponsabile tutta la politica. Come è corresponsabile della totale distruzione della sanità pubblica. Una sanità pubblica che a forza di tagli non aveva le strutture, i mezzi ed il personale – passato di colpo da ”banda di sfaticati” a “eroi”, “angeli”, … – sufficiente ad affrontare la pandemia. E’ meglio non pensare a cosa sarebbe accaduto se si fosse trattato di un virus più contagioso e letale, tipo Ebola o simili. Il tutto per far fare profitti sulla salute alla sanità privata. Che dalla pandemia ha tratto ulteriori astronomici guadagni. Perché non ha avuto nessun obbligo per la cura dei malati di COVID19, tutti scaricati sulla sanità pubblica, ma ha potuto incassare cifre immense per i tamponi, che la sanità pubblica non aveva o non era in grado di fare.
    A tutto questo va aggiunta la penosa figura fatta dagli “scienziati”, che un giorno dicevano una cosa e il giorno dopo l’esatto contrario (magari perché qualche grossa casa farmaceutica gli aveva tirato le orecchie).
    Intanto la gente veniva ricoverata e moriva, e tra la gente si diffondeva la paura, di essere contagiati e/o di finire sul lastrico perché non potevano più lavorare.
    Poi è arrivato il “vaccino”, presentato come la soluzione miracolosa che avrebbe risolto tutto. Presentato come la garanzia che non si sarebbe stati contagiati, salvo poi scoprire che anche i vaccinati potevano essere contagiati e ammalarsi. Che non si sapeva per quanto tempo sarebbe durata la protezione e quali fossero gli effetti collaterali e quelli dannosi per l’organismo sul lungo periodo. Con la continua modifica delle categorie di persone a cui i singoli vaccini possono essere somministrati man mano che si scoprivano gli effetti negativi. Perché quello che viene somministrato è qualcosa di diverso da un normale vaccino, che non ha avuto il percorso di sperimentazione avuto dai vaccini veri (3 anni di test), motivo per cui le stesse organizzazioni sanitarie mondiali non sostengono l’obbligo vaccinale. Perché questo è il primo caso di un “vaccino” prodotto e utilizzato in massa DURANTE una pandemia. E ciò significa che PRIMA hanno somministrato il “vaccino” e solo DOPO hanno potuto rilevare gli effetti collaterali e i danni.
    In questo clima di paura la gente ha fatto scelte diverse.
    C’è chi si è “vaccinato” per paura di essere contagiato e/o di contagiare figli o genitori. O magari anche solo per poter vivere una vita più o meno normale. E’ assolutamente comprensibile, legittimo e umano.
    E c’è chi non si è vaccinato anche lui per paura, in questo caso perché non sa bene cosa gli viene iniettato e quali potrebbero essere gli effetti collaterali ovvero le conseguenze a lunga scadenza. Anche questo è comprensibile, legittimo e umano.
    Ed ora hanno imposto il Green pass per lavorare. Che non è una misura sanitaria – perché una persona con il Green pass – che sia stata vaccinata o abbia avuto il COVID19, o anche che abbia un tampone negativo da meno di 48 ore – può essere egualmente contagiosa e anche ammalarsi. E che non riguarda tutti – nei tribunali sono obbligati ad avere il green pass i giudici e tutti i dipendenti del Tribunale, ma non gli avvocati, gli imputati, i testimoni…. Se fosse una misura sanitaria vera dovrebbe applicarsi a tutti in tutte le occasioni, il green pass dovrebbe essere obbligatorio per andare a fare la spesa, salire sui mezzi pubblici, andare al bar (dove è obbligatorio se ci si siede, mentre non lo è se si sta al banco – potevano dirlo prima che bastava avere un bancone da bar per essere protetti dal virus!).
    Il green pass è in realtà solo uno strumento utilizzato da chi governa per cercare di scaricare la responsabilità del diffondersi e del protrarsi della pandemia sui non vaccinati. Cercando di mettere “vaccinati” contro non “vaccinati”. Creando il capro espiatorio, che viene punito obbligandolo a spendere 15 o più € ogni 48 ore per poter andare a lavorare, e se non ci sta (o non può permetterselo) lo si riduce letteralmente alla fame lasciandolo a casa dal lavoro senza paga.
    E’ uno strumento per far risparmiare alle aziende anche quel poco che spendevano, se lo facevano, per garantire la sicurezza sul posto di lavoro. Ora le spese – pagandosi i tamponi oppure accettando il rischio di possibili conseguenze del “vaccino” – per poter lavorare (e produrre profitti per i padroni delle aziende) dovrebbero sostenerle i lavoratori.
    Dobbiamo dirlo forte e chiaro: i responsabili delle morti di decine di migliaia di persone sono coloro che hanno gestito la pandemia mettendo i loro profitti davanti alla salute di tutti. I nomi li conosciamo tutti. Sono coloro che hanno distrutto la sanità pubblica, che hanno preteso di tenere aperte le fabbriche anche se la gente si ammalava, coloro che hanno permesso che tutto questo accadesse senza muovere un dito. A questa gente dobbiamo chiedere conto di quello che è successo e continua a succedere. Non ai non vaccinati.


    • Redazione Contropiano

      SE “A Trieste quello che è andato storto è che qualcuno ha cercato di decidere per i portuali cosa andava fatto”, mentre da altre parti e porti no, vuol dire che c’è lì un problema di “convinzioni no vax” che va al di là di Tujach e pochi altri. Sul fatto che non si debba pagare per lavorare siamo tutti così d’accordo – e l’abbiamo fatto, oltre che detto – che qualcuno ci critica perché “abbiamo dato sponda ai ‘no green pass'”.
      Non pretendiamo che tutti leggano tutti i nostri articoli, ma quanto a critica e individuazione dei “responsabili delle morti di decine di migliaia di persone sono coloro che hanno gestito la pandemia mettendo i loro profitti davanti alla salute di tutti” siamo abbastanza tranquilli. Lo scriviamo praticamente ogni giorno da quasi due anni (un articolo per tutti: https://contropiano.org/editoriale/2020/03/11/il-pil-o-la-vita-0125053, e c’è anche la data).
      Allora non c’erano i vaccini e i padroni hanno preteso dal governo che si andasse a lavorare comunque.
      Ora, con i vaccini che funzionicchiano (si potrebbe far meglio, certamente) hanno preteso il green pass per non avere cause di malattia.
      Farsi abbagliare dal documento e lasciare spazio a chi nega il virus (Tujach ma non solo, vista la gente che si lanciata su Trieste senza essere sfanculata, in tempo utile, perlomeno) è stato esattamente “quello che è andato storto” a Trieste.
      lamentarsi con chi critica un errore che ora viene riconosciuto… non ci sembra il massimo.
      Con immutata stima personale e collettiva.


  • Sandi

    Quindi il green pass E’ il problema o no, in questo momento? E se è così, perché non avete organizzato voi (o USB) le mobilitazioni contro il Green pass? Perché dovevate portare avanti le rivendicazioni individuate a luglio? Una parte dei sindacati di base l’ha fatto, ma anche loro non hanno sta gran forza.
    Il problema sarebbe Tuiach? Non è lui o altri no vax (Tuiach è stato sfanculato più volte e ne lui ne i no vax sarebbero stati cagati) che ha preteso di decidere cosa fanno i portuali (che poi hanno fatto esattamente quello che pensavano di fare), ma altri, molto più vicini a USB che al CLPT. Faccio mestamente notare che allo sciopero e alle manifestazioni hanno partecipato, in prima fila, iscritti a CGIL, UIL, CISL e pure USB (anzi, di USB c’erano diversi RSA e probabilmente buona parte degli iscritti. Però prendo nota che invece di guidare le proteste USB si è aggregato a CGIL, CISL, UIL, Confindustria, e simili nel tentare di buttare merda sul CLPT, che avrebbe “screditato le lotte (quali?) dei portuali italiani”. Le avrebbe screditate perché c’era Tuiach? O perché riprendete per buone e fate vostre le stronzate che scrivono gli strumenti di propaganda (volgarmente media) di Draghi & Co? I Tuiach e i no vax ci sono e ci saranno, ma la richiesta era e rimane NO GREEN PASS PER LAVORARE – che cazzo di no vax c’è in questo? Ma capisco, non è la prima volta che USB fa questo lavoretto di smerdare CLPT come fascista, non rappresentativo ecc.. per cercare di fare qualche tessera. Va bene così, non c’è problema.


  • maria

    e intanto Draghi gode |


  • Sandi

    Godra pure, ma non certo per merito dei portuali o del CLPT…. Forse di qualcun altro


    • Redazione Contropiano

      Di sicuro una mano gliel’hanno data quei novax che con i portuali non c’entravano niente, ma qualche “amico” al loro interno ce l’avevano…
      La vicenda di Trieste non è stata una “normale vertenza operaia”, altrimenti sarebbe passata come tutte le altre…


  • Sandi

    Mi pare chiaro che non è una “normale vertenza operaia” se è diventata riferimento nazionale. Ma se a te interessa solo sottolineare che c’erano pure i no vax va bene, benissimo. Ma sinceramente non ha alcun senso continuare, quindi addio


    • Redazione Contropiano

      Buona vita a te…

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