Alla vigilia dello sciopero e della mobilitazione nazionale degli studenti di oggi, si è svolta, una conferenza stampa di OSA insieme agli Studenti Autorganizzati Campani. La conferenza dal titolo “Gli unici ‘infiltrati’ sono i privati e lo sfruttamento nella scuola pubblica italiana”, si è tenuta alla sala stampa della Camera dei Deputati in risposta alle dichiarazioni del ministro degli Interni Lamorgese sulle violente cariche sulle mobilitazioni studentesche.
Abbiamo ribadito ancora una volta che non solo non accettiamo nessuna divisione tra ‘buoni’ e ‘cattivi’ nelle nostre piazze, ma che per noi è centrale la saldatura tra le proteste studentesche e le lotte operaie, dei disoccupati, per il diritto all’abitare e che quindi non accettiamo che venga in alcun modo stigmatizzata la presenza delle organizzazioni sociali e politiche solidali con gli studenti in lotta.
La risposta alle provocazioni del ministero degli Interni va costruita in ogni sede e nelle piazze e per questo abbiamo rilanciato la manifestazione nazionale unitaria di domani, 18 febbraio, come prima tappa del percorso lanciato con l’assemblea nazionale del 5 e 6 febbraio a Roma.
Ci mobiliteremo in tutta Italia, con Lorenzo e Giuseppe nel cuore, per ribadire ancora una volta che la scuola ha bisogno di una rivoluzione: iniziamo chiedendo le dimissioni del ministro dell’Istruzione Bianchi, l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro e il ritiro della nuova maturità. Lo sciopero del comparto scuola proclamato dall’ @unionesindacaledibase e appoggiato da tutto il sindacalismo conflittuale, permette alle manifestazioni di domani di essere una risposta non solo determinata ma complessiva di opposizione alle politiche del Governo Draghi, sordo da mesi di fronte alle richieste degli studenti.
Ringraziamo la deputata Simona Suriano del neonato gruppo ‘Manifesta’ e @_poterealpopolo per averci invitato a questa conferenza stampa.
Gli studenti non si fermeranno di fronte alle provocazioni e alla repressione, saremo la miccia che farà accendere il conflitto di classe in questo paese, per rompere questo modello di sviluppo e l’apatia della nostra generazione senza prospettive.
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