Ancora una volta ieri ci siamo trovati costretti nelle condizioni di correre in difesa della Rivoluzione cubana e delle sue istituzioni di rappresentanza diplomatica in questo paese.
Otto “gusanos” infatti, nel primo pomeriggio, si sono dati appuntamento “senza autorizzazione” davanti l’Ambasciata della Repubblica cubana, starnazzando le parole d’ordine dell’imperialismo yankee e manifestando atteggiamenti e comportamenti aggressivi e violenti nei pressi dell’entrata dell’Ambasciata di via Licinia.
I compagni e le compagne accorse in meno di mezz’ora, il triplo rispetto ai fascisti cubani, hanno causato la “fuga” dei gusanos.
In tutto questo, le forze dell’ordine hanno dedicato maggiore attenzione ai solidali con l’Ambasciata, identificando tutti i presenti, e non a chi tiene e fomenta continui comportamenti violenti tesi al disordine davanti la sede di rappresentanza istituzionale cubana e quindi mira, perseguendo i desiderata dei governi imperialisti, a rovesciare il legittimo presidente Díaz-Canel.
Di concerto con l’Ambasciata cubana in Italia, ci affianchiamo alla forte protesta per quanto accade ormai periodicamente in forma aggressiva e all’indignazione per il comportamento tenuto dalle forze dell’ordine di “due pesi e due misure”, atteggiamento che non aiuta lo sviluppo di relazioni diplomatiche di cooperazione e solidarietà, così importanti invece in questa delicata fase politica internazionale.
Da parte nostra, ieri abbiamo mandato l’ennesimo messaggio ai fascisti cubani al soldo degli imperialismi occidentali.
Nessuna agibilità politica è e sarà concessa a chi in città, come altrove, cerca di sminuire l’enorme sforzo rivoluzionario messo in campo dal processo di transizione al socialismo in atto a Cuba.
Ai nostri posti eravamo e ai nostri posti ci troverete.
Viva Fidel!
Viva il presidente Díaz-Canel, il popolo e il governo cubano!
Abajo el bloqueo!
Hasta la victoria!
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Yak
ben fatto!