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Nulla da celebrare in Ratzinger

Mi dispiace: ma, a parte il rispetto umano, non ho nulla da celebrare in Ratzinger.

Papa Benedetto XVI era profondamente reazionario e integralista, sostenitore del patriarcato e di una società di valori medioevali, dove Voltaire, Darwin e Marx sono ‘il male’.

Il fatto che ci sia chi a sinistra abbia scambiato le sue critiche al materialismo della società attuale come critica al capitalismo, è solo una ulteriore spia dello stato confusionale, e di perdita d’indipendenza di pensiero, che c’è nel campo devastato della “sinistra”.

Ratzinger è stato il teologo di Giovanni Paolo II, il Papa della controrivoluzione liberista mondiale, il nemico acerrimo di ogni chiesa progressista e della teologia della liberazione.

Sicuramente Joseph Ratzinger è stato un raffinato intellettuale, ma per me questa è una aggravante.

Aveva i mezzi per capire e far capire il mondo ed invece ispirava, ed ispira, il fanatismo religioso cattolico. Che è un male per l’umanità, come ogni altro integralismo di qualsiasi religione.

Io sono ateo e quindi non sono neanche un sostenitore acritico di Papa Francesco, anche perché non so cosa succederà ora in una Chiesa Cattolica lacerata, nella quale la morte di Ratzinger rompe l’equilibrio di potere tra progressisti e conservatori.

Ma certo sinora ho più apprezzato un Pontefice che ha espresso dolore e indignazione per lo sfruttamento del lavoro e della natura e per la guerra, invece che il suo predecessore il cui ultimo cruccio pare sia stato l’abbandono della messa in latino.

Ripeto: per me nulla da celebrare in Ratzinger.

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6 Commenti


  • carlo corbellari

    d’accordissimo


  • Sergio

    completamente d’accordo!


  • Giuseppe

    Concordo. Nulla da celebrare. Dal punto di vista culturale è stato soltanto un fine ed erudito intellettuale al servizio dell’ideologia dominante. Si potrebbe definire un “intellettuale organico”, come diceva quel grande intellettuale sardo di cui spesso certa “sinistra” dimentica persino il nome; Antonio Gramsci un gigante al servizio della causa degli oppressi.


  • paolo regolini

    “Ringraziate er duce,
    che dopo tanti anni de scuro
    ce ha ridato la luce:
    Stanchi de tanta luce,
    volemo torna’ all’oscuro:
    annateve tutti affa’n culo,
    duce, madonna e re”
    E pure ratzinger, pastore tedesco: che due coglioni!
    regolinsilguerriero (paolo regolini)


  • antonio dal Brasile

    Tutto dipende dal punto di vista: materialista o spiritualista.
    Alçune persone pensano che lo sfruttamento degli operai é causato dalla cattiveria degli uomini (materialismo storico) e dalla cattiveria della materia (materialismo dialettico), la quale cattiveria é eliminata con i pugnali e con la scienza. Per costoro Benedetto XVI significa niente e l´autore dell´articolo ha ragione.
    Altre persone pensano che lo sfruttamento degli operari é effetto della sconnessione di molti uomini dal Genitore del Mondo e dal suo potere, datoci, quando impetrato, per poter amare la natura e gli altri uomini. Per costoro Benedetto XVI é un evento salvifico di luce e di metodo per la specie umana.


    • Redazione Contropiano

      Non sappiamo nulla di teologia, è vero…
      Ma tu non sai nulla di materialismo, sia storico che dialettico (tantomeno conosci la differenza tra i due…)
      Il tuo commento “passa” solo perché evidenzia questa (ed altre…) “lacuna profonda”…

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