Menu

Migranti. Raggiunto accordo europeo. Occorre vedere se funziona

I paesi dell’Unione Europea hanno raggiunto un controverso e contrastato accordo sul testo chiave sul regolamento per la gestione delle crisi su migrazione e asilo.

La cancellazione del paragrafo sulle operazioni condotte dalle Ong ha soddisfatto la Germania, il che ha permesso di raggiungere l’accordo sul regolamento, in vista della riunione informale dei capi di Stato o di governo prevista per oggi e domani a Granada. L’intesa è stata raggiunta nonostante il voto contrario di Polonia e Ungheria e l’astensione di Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia. Per l’approvazione serviva la  maggioranza qualificata, ossia il consenso di almeno 15 paesi che rappresentino il 65% della popolazione europea.

L’Ungheria, in continuità con le sue posizioni, contesta l’intesa a Bruxelles: il regolamento, ha detto il viceministro degli Interni ungherese Rétvári, “non fermerà la migrazione, ma la impone agli Stati membri”.

La svolta per l’accordo è arrivata dopo che la Germania ha accettato di tornare al testo formulato a luglio. In particolar modo, da quanto si apprende, è stato declassato nella sezione dei ‘considerando’ il punto che riguarda l’esclusione dei salvataggi delle ong dalle situazioni di strumentalizzazione della migrazione.

“L’incaglio” era rappresentato dall’esclusione dei salvataggi compiuti dalle navi Ong dalle possibili situazioni di «strumentalizzazione» dei flussi migratori da parte di Paesi terzi. Nei giorni dello scontro con Berlino per il finanziamento da 750mila euro del Governo tedesco alla Ong Sos Humanity, il passaggio era stato giudicato dal governo Meloni come una provocazione.

Il testo approvato, si legge in una nota diffusa dal Consiglio Europeo, “stabilisce il quadro di riferimento che consentirebbe agli Stati membri di affrontare situazioni di crisi nel campo dell’asilo e della migrazione modificando alcune regole, ad esempio per quanto riguarda la registrazione delle domande di asilo o la procedura di frontiera per l’asilo”.

I Paesi interessati potranno inoltre richiedere misure di solidarietà e sostegno all’Ue e ai suoi Stati membri. In situazioni di crisi o di forza maggiore, spiega ancora il Consiglio Europeo, “gli Stati membri possono essere autorizzati ad applicare norme specifiche in materia di asilo e di procedure di rimpatrio”.

Tra le altre misure previste c’è la registrazione delle domande di protezione internazionale che può essere completata entro quattro settimane dalla loro presentazione, alleggerendo l’onere per le amministrazioni nazionali sovraccariche. I contributi di solidarietà che uno Stato membro può chiedere in situazione di crisi potranno, secondo la posizione adottata dal Consiglio, assumere la forma di: ricollocazione di richiedenti asilo o beneficiari di protezione internazionale dallo Stato membro in situazione di crisi agli Stati membri contributori; compensazioni di responsabilità, vale a dire che lo Stato membro sostenitore si assumerebbe la responsabilità di esaminare le richieste di asilo al fine di aiutare lo Stato membro che si trova in una situazione di crisi; e contributi finanziari o misure di solidarietà alternative. Queste misure eccezionali e questo sostegno di solidarietà, si legge nella nota, richiedono l’autorizzazione del Consiglio Europeo, in conformità con i principi di necessità e proporzionalità, e nel pieno rispetto dei diritti.

Nel testo però non vi è nessun accenno alla solidarietà europea, che può essere manifestata anche dietro un contributo economico e non di accoglienza, nessuna revisione degli accordi di Dublino, il che mantiene l’Italia tra i Paesi di primo approdo ai quali spettano le procedure di identificazione e richiesta d’asilo, ma solo maglie più larghe sulla possibilità di raggiungere accordi con i Paesi d’origine e di transito per effettuare rimpatri.

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *