Il comunicato approvato dall’assemblea romana delle forze organizzatrici della manifestazione di solidarietà con la Palestina.
“Sul nostro diritto a manifestare e ad esprimere democraticamente il nostro pensiero non scendiamo a compromessi.
Le basi su cui abbiamo indetto questa e le mobilitazioni precedenti dovrebbero essere sufficienti a confutare i tentativi di strumentalizzazione che mirano a toccarci con l’accusa di antisemitismo.
Di conseguenza invitiamo tutti a scendere in piazza Vittorio alle 15:00.
Domani non sarà tollerata nessuna presenza fascista!
Antisionismo e antifascismo sono parte della stessa lotta.“
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Napoli.
Il governo vieta le piazze contro il genocidio in Palestina: una “giornata della memoria” tradita!
Oggi, alle 11 a piazza San Domenico, torniamo a sostenere la comunità palestinese e la sua resistenza.
Condividiamo il comunicato della Rete napoletana per la Palestina:
Il 27 gennaio sarà la “Giornata della Memoria” tradita!
Tradita innanzitutto da Israele e da chi è complice del suo progetto di apartheid e di pulizia etnica, come il nostro governo.
La memoria dell’olocausto e il genocidio nazifascista di sei milioni di vittime ebree, insieme a oltre mezzo milioni di rom, testimoni di Geova, omosessuali, disabili, popolazioni dell’Est Europa, comunisti e altri dissidenti politici, deve essere d’aiuto a indagare e ricordare il passato per comprendere meglio il presente al fine di progettare un futuro che non ripeta gli orrori del passato.
La giornata della Memoria viene però strumentalizzata, ancora una volta, dalla propaganda sionista e da gran parte della stampa mainstream occidentale proprio mentre il quotidiano massacro della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza continua: oltre 30.000 morti in poco più di cento giorni, di cui oltre 12.000 bambini, 118 giornalisti uccisi con assassini mirati, quasi due milioni di persone, per metà minorenni, costretti ad abbandonare le proprie case e afflitti da fame e sete.
Il sionismo è un progetto coloniale e razzista d’occupazione, l’equiparazione strumentale tra antisemitismo e antisionismo è una vergogna che offende milioni di vittime del razzismo fascista legittimando, al contrario, un movimento suprematista etno-religioso che persegue la pulizia etnica di un altro popolo – quello palestinese.
Opporsi a ogni forma di fascismo, di razzismo e di colonialismo significa lottare per il diritto alla libertà e all’autodeterminazione del popolo palestinese e di tutti i popoli del mondo.
Per ricordare che è in atto un genocidio che continua a succedere proprio in queste ore, con la complicità del nostro paese e dei paesi occidentali e che viene denunciato anche da tanti ebrei che nel mondo si oppongono alla politica israeliana, esiste un solo modo: far sì che non accada mai più, a nessuno.
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Da Cagliari.
“Abbiamo scelto questa data, perché come un faro ci aiutasse a riconoscere la discriminazione, l’abuso, il fascismo e impedire un nuovo genocidio. Il Governo, attraverso le Questure, ci vorrebbe impedire di farlo poiché la manifestazione preavvisata violerebbe il “valore universale che alla giornata del 27 gennaio è stato riconosciuto”.
La Legge, però, istituisce il Giorno della memoria “in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico e oscuro periodo della storia nel nostro paese e in Europa e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.
Noi, per rispetto di questa legge, scenderemo in piazza il 27 gennaio per denunciare il genocidio del popolo palestinese e la violazione dei diritti umani che in questo momento Israele con la complicità dell’Occidente sta commettendo.
“Ieri erano gli ebrei, gli ‘zingari’, i neri Da 76 anni sono i palestinesi Quale sarà il popolo di domani?” Ci riteniamo profondamente offesə da questo divieto, per questo motivo sabato 27 saremo in piazza e non indietreggeremo. È nostra responsabilità reagire, difendere il popolo palestinese e noi stessə dal sionismo globale”.
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Lecce.
Il giorno della memoria è stato istituito affinché uno dei più grandi crimini contro l’umanità ad opera del regime nazista subìto da ebrei, slavi, omosessuali, comunisti, rom, sinti, jenish, testimoni di Geova, pentecostali, cattolici, disabili fisici e mentali, discriminati per differenze etniche , religiose, ideologiche, politiche e fisiche, NON SI RIPETESSE MAI PIÙ in nessuna forma e in nessuna circostanza.
La data del 27 gennaio è pertanto fortemente simbolica in questo drammatico momento per il Popolo Palestinese e in tutta Italia si stanno organizzando migliaia di iniziative pro Palestina.
Il governo di Netanyahu è un governo sionista dalle dichiarate modalità neonazifasciste e i popoli di ogni angolo del pianeta stanno manifestando per ribadire che uno sterminio non può e non deve giustificarne un altro come quello che si sta perpetrando contro il Popolo Palestinese e nella striscia di Gaza considerata la più grande prigione a cielo aperto del mondo.
In memoria di quanti hanno perso la vita nei campi di concentramento, di quanti sono stati ignorati ed isolati nelle differenze che ne hanno determinato la brutale morte, il 27 gennaio 2024 saremo in piazza per la Palestina senza se e senza ma.
Per dire MAI PIÙ discriminazioni, MAI PIÙ deportazioni MAI PIÙ genocidi!
(Salento Per la Palestina )
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Nuccio Viglietti
Rammentiamo olocausti antichi (e non tutti!)… e dovremmo ignorare olocausti contemporanei… magari per ricordarli tra qualche decennio?…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/