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Vietate le bandiere rosse sulla tomba di Gramsci

Vietate le bandiere rosse alla commemorazione per Gramsci al cimitero acattolico di Roma

La direzione del cimitero “acattolico” di Roma, dove riposa dal 1937 Antonio Gramsci, ha giudicato “divisivo” il rosso delle bandiere portate ieri dai militanti che intendevano ricordare la morte del segretario del PCd’I avvenuta il 27 aprile del 1937 dopo oltre 10 anni di incarcerazione e confino subite dal regime fascista.

Si tratta di un episodio che si commenta da solo e che si allinea a tante altre, grandi e piccole, manifestazioni di intolleranza verso l’antifascisimo e le ricorrenze di questi giorni tra il 25 aprile e il 1 maggio tra le quali si inseriva anche la commemorazione gramsciana.

Appare del tutto superfluo in questa sede ricordare Antonio Gramsci come gigante della cultura italiana del ‘900 e come esponente politico della sinistra a lungo perseguitato fino alla morte.

Soprattutto ci preme sottolineare la motivazione della “divisività” del colore rosso: il colore delle nostre bandiere, il colore delle organizzazioni del movimento operaio, il colore che contraddistinse le brigate Garibaldi durante la Resistenza.

Un ulteriore sfregio alla storia che non deve essere sopportato.

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7 Commenti


  • Angelo De Marco

    credo che vada organizzata una manifestazione più partecipata possibile all’ entrata del cimitero acattolico con tante bandiere rosse


  • avv.alessandro ballicu

    vergogna chi ha impedito l’esposizione delle nostre sacre bandiere lo manderei in vacanza per 40 anni in un gulag siberiano a 70 gradi sottozero,
    questa è la dimostrazione di quanto siano odiati i comunisti dall’occidente plutocratico, perchè la nostra ideoligia è l’unica realmente sovranista, l’unica che non si fa corrompere coi dollari, l’unica che impedisce ai plurimiliardari di comprare tutto il mondo, l’unica che difende a oltranza i lavoratori, la più pacifista, la più equa,
    per batterci ci devono eliminare fisicamente come fecero col compagno Allende ma
    ” el pueblo unido jamas serà vencido”
    bandiera rossa trionferà asta la victoria siempre


  • Pasquale

    Ancora c’è gente che va babbiando e dice che il fascismo non potrà mai tornare…Tenere alta la guardia e…
    Hasta la Victoria!!!


  • Giuseppe De Rinaldi

    È un monito alla sinistra, ai berlingueriani, alla marmaglia del PD e affini cespugli sinistrorsi! L’aver rinnegato il marxismo-leninismo doveva pur avere una conseguenza… e la stiamo vivendo!


  • Gabriele

    la nostra ideologia faceva paura e fa paura perché sottraeva al giogo dello schiavismo imperialborghese le masse proletarie operaie dando loro dignità e diritti,l’idea di instaurare una società che no fosse basata sullo sfruttamento del lavoro altrui ha fatto impazzire la borghesia occidentale


  • Raf

    brutte merde fasciste!


  • Marc

    Episodio vergognoso e inqualificabile se si pensa che perfino chi va a Predappio a commemorare la “buonanima” è libero di esporre le bandiere fasciste sebbene sia vietato. E poi “divisivo” che vorrebbe dire? Un politico che teorizzava la lotta di classe non poteva non essere di parte. La direttrice del cimitero ha dimostrato di essere una vera somara. Consiglierei di valutare la traslazione della salma in un altro cimitero e se in Italia dovesse perdurare questo clima potrebbe essere un’ idea quella di trasferirla in Venezuela, dove il riposa il comandante Chavez che aveva una grande stima di Gramsci ed esortava i suoi sostenitori a vestirsi di rosso alle manifestazioni.

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