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Bologna. Denunce a 30 studenti per la lotta dei “tornelli”

Questa mattina la questura di Bologna ha notificato diverse denunce per danneggiamento pluriaggravato, resistenza, lesioni plurime e pluriaggravate a 30 studenti dell’Unibo ed ha disposto anche l’infame provvedimento del divieto di dimora dalla città felsinea per tre studenti del Collettivo Universitario Autonomo.  Questo fatto fa seguito alla criminalizzazione della lotta da parte degli studenti e delle studentesse  contro l’installazione di tornelli all’interno della biblioteca di discipline umanistiche di via Zamboni 36, da sempre luogo aperto non solo di studio ma anche di socialità, attraversato da centinaia di studenti ogni giorno.

La crociata criminalizzante che il sindaco Merola, il rettore Ubertini e il questore Coccia portano avanti dal giorno del vergognoso intervento della celere nella biblioteca per sgomberare gli studenti che l’avevano riaperta dopo la serrata dell’università, rispecchia un clima più generale e preoccupante messo in campo dal nuovo ministro degli Interni Minniti, la cui politica di criminalizzazione del dissenso è diventata nota nelle ultime settimane, non ultima nella giornata del 25 marzo scorso, in occasione della manifestazione di Eurostop, quando centinaia di attivisti sono stati privati del loro diritto di manifestare rimanendo in stato di fermo durante tutta la giornata, o ricevendo fogli di via da Roma senza alcun motivo consistente.

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