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25 aprile a Catania. Corteo con i migranti: “Frontex vergogna, torna nella fogna”

A Catania, il corteo del 25 aprile, è stato caratterizzato dallo "spezzone antagonista" (presenti, fra gli altri, la" Comunità Resistente-Le Ragazze e i Ragazzi della Piazzetta", la Rete Antirazzista Catania, il Collettivo Politico Experia, la Rete dei comunisti,il PCI, Red Militant, la Fgci , il Centro di Solidarietà Popolare 'Graziella Giuffida', l'USB).

In piazza Duomo, quando la manifestazione autorizzata si è conclusa, prendendo alla sprovvista gli stessi organizzatori della manifestazione, la Digos e i celerini, il corteo ha proseguito per via Vittorio Emanuele, imboccando la via Santa Maria della Lettera, poi via Garibaldi e la stretta via Transito, con destinazione gli uffici di Frontex. La sede dell'agenzia dell'UE che "si occupa di migranti", sita nell'ex monastero di Santa Chiara, è in una struttura comunale messa a disposizione dal sindaco Enzo Bianco.

CT 25 apr 2Il corteo, con oltre trecento compagni, prima di giungere davanti alla sede di Frontex, è stato bloccato da alcuni increduli funzionari della Digos, con l'intento di non fare proseguire la manifestazione. Momenti in cui il corteo non ha però fatto un solo passo indietro, mentre si alzava al cielo il grido rivolto alla polizia di "Corteo! Corteo!". Alla fine, è stata la Digos a fare tanti passi indietro, lasciando avanzare il corteo che, pacificamente, ha raggiunto Frontex accompagnato dallo slogan "Frontex vergogna, torna nella fogna".

Qui, è stato spiegato alla cittadinanza, che in gran parte non conosce neanche l'esistenza di Frontex, che la disoccupazione è frutto delle politiche neoliberiste del governo italiano e dell'UE, e che non è colpa dei migranti.

 CT 25 apr 4"Resistenza di oggi serve a liberare il Mediterraneo e le coste dalla presenza di Frontex – ha evidenziato Alfonso Di Stefano, della Rete antirazzista Catania – che tante morti ha causato: cinquemila lo scorso anno, 900 nel 2017. La nostra Resistenza al fianco dei migranti. Le operazioni di soccorso vengono drasticamente ridotte. E contemporaneamente si assiste a un attacco senza precedenti nei confronti delle navi delle associazioni non governative che, dall'anno scorso, hanno salvato la vita a oltre 60 mila persone ".

Successivamente, il corteo è ritornato sulla via Vittorio Emanuele, raggiungendo Piazza Machiavelli, dove, fino al tardo pomeriggio, si è svolta la festa popolare del 25 aprile. L' assemblea, il pranzo, la musica, i balli, la lettura di lettere di partigiani condannati a morte dai nazifascisti, le poesie di Samuele Carcagnolo, le giocate al pallone con i bambini del quartiere, il teatro di strada con Luciano Bruno, un pensiero per il compagno Peppino Impastato e per le vittime della mafia.

 CT 25 apr 3"La Catania antifascista, antirazzista e meticcia – dice la compagna Claudia Urzì,del coordinamento nazionale USB scuola, riprendendo un comunicato dell'USB PI- Scuola di Catania – è scesa in piazza per contrapporre al razzismo, allo sfruttamento, al fascismo, diritti, accoglienza e antifascismo. Antifascismo militante. Antifascismo sempre. Razzismo, fascismo, omofobia sono una montagna di merda e Matteo Salvini, in Italia e Marine Le Pen, in Francia, ne sono i più alti rappresentanti. Il loro odio contro i migranti, gli omosessuali, quelli che loro considerano diversi è profondo. Dichiarazioni ed azioni, le loro, che alimentano atti di violenza contro i settori marginali della società e contro gli immigrati. Fascismo e neonazismo rinascono e si diffondono a macchia d’olio in Europa, in tempi di crisi economica e sociale, di conseguenza. Vedi l'Ucraina dove, da tempo, è in atto una vera e propria guerra civile tra il governo filogolpista di Kiev e la popolazione antifascista del Donbass. Si occulta la composizione del governo di Kiev, costituito da elementi provenienti da partiti filonazisti e si criminalizza invece la resistenza antifascista delle popolazioni, bollandola come terrorismo filorusso. O in Ungheria, il muro di ferro e chilometri di filo spinato sui confini serbo e sloveno per impedire il passaggio ai migranti. E l’Unione Europea, complice, sta a guardare e vota sanzioni nei confronti della Russia, ma non sanziona invece l’Ungheria. L’UE, la Fortezza Europa, causa della strage delle sorelle e dei fratelli migranti con politiche disumane e razziste.
L'USB era in piazza a Milano, quando a Roma la Lega manifestava insieme ai neofascisti di Casapound; in piazza a Napoli alla grande manifestazione contro Salvini e ad Acicastello, Catania, per liberare le strade e la piazza del paese, costringendo Salvini a rinchiudersi dentro l'hotel Sheraton. In piazza a Catania perché il 25 aprile è antifascista. Ora e sempre. Resistenza".

Nella tarda serata di ieri, infine, le mura della sede di Frontex sono state imbrattate con la scritta "FRONTEX ASSASSINI", scritta "rivendicata" con un comunicato fatto recapitare attraverso il web:

Scritta Frontex"Il 25 Aprile non è una ricorrenza, Ora e Sempre Resistenza. Questo è stato uno dei cori gioiosamente inneggiati dallo spezzone del corteo di cui abbiamo fatto parte. Un 25 Aprile che non può essere mera commemorazione: una memoria storica che abbia un valore, va sempre attualizzata e contestualizzata. Essere partigiani significa essere di parte, ed esserlo oggi, senza se e senza ma; essere marxisti significa contestare radicalmente e strutturalmente senza retoriche e moderatismi. I nuovi fascismi, in diverse forme, governano le nostre esistenze e di fronte ad essi non possiamo che essere radicali. Essi hanno delle manifestazioni e delle sedi virtuali e fisiche, ed a Catania (Catania e Varsavia, in tutta Europa) viviamo anche la vergogna di averne una fisica: quella di Frontex, agenzia europea per il respingimento alle frontiere. Un'agenzia che ha sede all'interno di una struttura, in un quartiere popolare, sottratta alla cittadinanza, che prima fungeva da anagrafe. Simbolo di un regime, quello capitalista e neoliberista, che impoverisce, affama e uccide, e che rende percepibile l'esistenza di due sole razze: quella degli oppressi e quella degli oppressori. Non possiamo sopportare le guerre imperialiste condite dalla menzogna e da miliardi di euro, non possiamo sopportare delle elitè che detengono tutta la ricchezza e tutto il potere decisionale, non possiamo sopportare un sistema che permette la libera circolazione delle merci, del denaro e delle armi, ma che vieta la libertà di movimento alle persone, non possiamo sopportare la manipolazione mediatica, non possiamo sopportare tutte queste morti in mare, non possiamo sopportare l'ingiustizia disumana e asociale vigente. Per questo il corteo di ieri mattina ha deviato dal percorso autorizzato ed ha attraversato le vie del quartiere popolare dove ha sede Frontex, che abbiamo contestato ad alta voce. Di sera, invece, qualcuno ha deciso di esprimere la propria indignazione attraverso la vernice, scrivendo sulle mura della sede dell'agenzia criminale Frontex. Abbiamo scelto, senza retoriche e senza mezze misure, di essere di parte. Abbiamo scelto di essere partigiani".

 

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