Con una lettera-messaggio, divulgata attraverso Facebook, Filippo Drago, il sindaco leghista di Aci Castello, in queste ultime settimane protagonista di una serie di iniziative degne del peggiore leghismo, annunciando ai residenti la notizia di una cooperativa che sta programmando l'accoglienza ad Aci Castello di 20 minori migranti, evidenzia di essere pronto contro la presenza dei migranti "a dar vita ad iniziative ad ogni livello per difendere il diritto di Aci Castello di salvaguardare la sua economia turistica, soprattutto in questo particolare momento per l'economia del territorio".
Ecco il testo integrale del delirio del sindaco di Aci Castello:
"Cari amici i timori espressi da qualche giorno stanno man mano cominciando a diventare realtà. E' notizia di ieri, infatti, che una cooperativa di Acireale ha presentato una proposta per accogliere 20 minori migranti non accompagnati e che ha scelto Aci Castello per ospitarli.
E come immaginavamo la struttura prescelta sarà un immobile posto in locazione dai proprietari ad uso B&B o affittacamere in pieno centro proprio ad Aci Castello che invece diventerà un centro di accoglienza gestito dalla stessa cooperativa.
Come volevasi dimostrare quindi, l'assalto alle nostre strutture ricettive è appena cominciato, con l'intento di sottrarle all'economia turistica per destinarle al business dell'allocazione dei migranti.
Evidentemente il nostro allarme, espresso in alcune note inviate alla Prefettura, non è stato tenuto in debita considerazione e, per questo motivo, siamo pronti a dar vita ad iniziative ad ogni livello per difendere il diritto di Aci Castello di salvaguardare la sua economia turistica, soprattutto in questo particolare momento per l'economia del territorio.
Con tutto il rispetto per questi poveri ragazzi che dovranno essere ospitati, non possiamo di certo però nascondere tutta la preoccupazione per quello che potrà accadere da oggi al prossimo futuro, poichè oggi sono in 20 ad essere accolti domani ci potrebbero essere gli 80 inizialmente previsti e così via di seguito. Vogliamo sapere cosa si cela dietro queste cooperative che partecipano a questi bandi e locano immobili, disinteressandosi del territorio e dell'ente che lo amministra che per legge è tenuto comunque a dare supporto ai centri di accoglienza, come l'attività di monitoraggio da parte dell'ufficio servizi sociali, l'istruzione ed altro ancora.
Questo non è razzismo, ma è battersi per la tutela del Comune che da decenni è parecchio provato da una serie di problematiche anche in materia di sicurezza".
Quello che intende trasmettere Drago è pericolosissimo. Montare una crociata contro i migranti, in questo caso contro dei minori, significa alimentare la deriva razzista dell'odio.
Significa anche prendere in giro una intera comunità, quella castellese, la quale sa benissimo che l'economia turistica, di cui tanto straparla il sindaco, lascia il tempo che trova. Infatti, il comune di Aci Castello, costituito da 4 frazioni ben distinte e separate territorialmente, non ha alcuna politica comunale per l'economia turistica del territorio.
Una di queste frazioni, Aci Trezza – la terra dei Malavoglia di Verga e dei faraglioni di omerica memoria – è immersa in una realtà assurda, dove sono i commercianti, gran parte piccoli ristoratori, a sostenere, con le proprie finanze, la "vocazione" turistica del comune castellese… mentre le fogne scaricano a mare, la viabilità è tragicomica; non ci sono spazi pubblici per ragazze e ragazzi, una storica piazza è transennata da anni perchè potrebbe crollare, edifici comunali messi in vendita, la locale Pro Loco "sfrattata" da un edificio comunale e costretta ad una sede in affitto presso un albergo, i topi ballano… e il sindaco Drago arma la crociata.
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