Ieri è stato pubblicato sulla pagina della ProLoco di Sant’Angelo in Formis un post sulla targa celebrativa di 13 volontari della Repubblica Sociale Italiana, fucilati nel 1944 a seguito di un processo.
Questi giovani ragazzi erano spie della Xª Flottiglia MAS, corpo militare che durante la seconda guerra mondiale si macchiò di crimini di guerra e ostacolò la Resistenza italiana al nazifascismo, ben oltre la firma dell’armistizio.
È doveroso prendere le distanze da ogni intento di celebrare questi morti, che non furono altro che vittime del loro stesso odio verso la democrazia e verso la libertà degli Italiani dal regime nazifascita. È quindi inaccettabile che un’associazione come la ProLoco scriva hashtag con richiami fascisti, in un territorio che piange ancora chi ha dato la vita per la Resistenza.
Di fronte a quella targa celebrativa non possiamo non ricordare l’eccidio di Monte Carmignano a Caiazzo del 13 ottobre 1943, dove quattro uomini, sette donne e undici bambini vennero sterminati dai soldati tedeschi con colpi di pistola e bombe a mano per l’accusa di collaborare con gli inglesi; non possiamo non ricordare la strage di Bellona del 7 ottobre 1943, dove i nazisti fucilarono 54 bellonesi per futili motivi, come l’aver osato sfidare un soldato nazista. Ed ancora non possiamo non ricordare il 16enne partigiano Carlo Santagata, medaglia d’oro al valore militare alla memoria, catturato, seviziato e impiccato a Capua il 5 ottobre 1943.
Si dice che la morte è una livella, ma non in questo caso e non nella memoria dei posteri. Sono queste ultime le vittime che ci fanno onore e che hanno portato alti i valori della Resistenza italiana, della libertà e della democrazia contro ogni sopruso del regime fascista e nazista.
Noi di Potere al Popolo – Caserta chiediamo che il Sindaco di Capua prenda le distanze da questo evento e che la ProLoco di Sant’Angelo chiarisca la sua posizione riguardo l’intento storico o celebrativo del post in questione e che ne modifichi il contenuto.
Ora e sempre #Resistenza!
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EffeEss3
Una volta ero una grande fan delle Pro Loco, pensavo che fossero degli ambienti tranquilli e aperti. Purtroppo le mie credenze si sgretolarono ben presto, quando qualcuno di mia conoscenza dentro a una pro loco iniziò a tifare i repubblicani e dichiarare che solo il Giappone e l America fossero paesi grandiosi quanto l Italia. Lì iniziò a sfaldarsi il mio mito ma alla fine quel tale era un qualunquista che conosceva solo il suo paesino.
Il peggio arrivò quando un ragazzo della Romagna aprì una fanzine su instagram, dichiarò in chat di whatsapp (credevo fosse mio amico) di odiare gli americani, gli inglesi, gli ebrei, I gay e i musulmani senza motivo e di voler lasciare i migranti in mare…il fatto era che fingeva di essere un tenerone amante dei gattini, e il profilo pieno di pro loco,pro loco e pro loco da tutti gli angoli dell’ Emilia-Romagna.
E in quel momento mi accorsi che le Pro Loco potevano essere purtroppo un focolare di estremismi.
Viva le persone corrette e basta con questa idealizzazione della cultura romana e greca. Io rispetto tutte le persone non fasciste né naziste né folli, non importa da dove vengano.