Stamattina siamo andati con alcuni cittadini fuori al comune di Quarto per la terza volta, per chiedere informazioni su tutte le perplessità relative alla questione buoni spesa:
1. Ci sono voluti ben venti giorni per avere notizie sui buoni spesa dall’amministrazione.
2. I criteri presenti sul sito del comune per richiedere il bonus sono incomprensibili.
3. Hanno utilizzato criteri di dubbia oggettività per l’assegnazione dei buoni spesa, annullando a molte persone la richiesta.
4. Le prime due graduatorie uscite (chissà come vista la gestione confusionaria) mancano di informazioni di riconoscimento e soprattutto manca L’IMPORTO ASSEGNATO.AD OGNI FAMIGLIA: un documento di questa importanza non può essere stilato con tanta superficialità.
5. Alcune persone richiedenti i buoni, non hanno ricevuto nessun numero di protocollo e attendono ANCORA che questo piccolo provvedimento arrivi.
Le richieste dei cittadini stamattina sono rimaste inascoltate, l’amministrazione ha mandato solo camionette e polizia a caricare la dovuta e giusta protesta.
Dopo più di 3 ore di attesa il sindaco è sceso accerchiato da celere e carabinieri SENZA DARE NESSUNA RISPOSTA, SENZA DARE TEMPI E SCADENZE.
La protesta di stamattina è frutto dell’esasperazione da parte di chi sta vivendo la crisi economica sulla propria pelle. Siamo una delle regioni con il più alto tasso di disoccupati e lavoratori a nero, a Quarto l’amministrazione ha ben pensato di mettere in atto uno degli scempi burocratici e di incapacità amministrativa senza precedenti nella storia.
‘O sazio nun crer a o diùno.
NON FINISCE QUI, NOI CONTINUEREMO LA NOSTRA BATTAGLIA
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