Menu

Napoli. L’assemblea “fisica” di Pap, tra Covid e comunali

L’appuntamento è alle 18. Nella galleria Principe di Napoli. Proprio di fronte al Museo Nazionale. Per un’assemblea pubblica convocata da Potere al Popolo di Napoli. Dopo tanti mesi finalmente una discussione pubblica in presenza. Tutto in sicurezza ovviamente.

E in questo le caratteristiche della Galleria aiutano. Ampio spazio largo, soffitto altissimo e aperture d’aria. Si inizia, in assoluta controtendenza rispetto all’era pre-covid, in quasi perfetto orario. Anche perché i tempi sono contingentati visto che alle 8 lo stabile chiude.

La partecipazione è buona, infatti sono presenti più di un centinaio di persone, la maggior parte su sediolini distanziati e altri in piedi.

L’entusiasmo non può però nascondere lo scoramento generale per il lockdown duro che interesserà la Campania da lunedì. Zona rossa con controllo di polizia asfissiante come un anno fa. Di nuovo il pugno duro sui cittadini per nascondere l’incredibile sequela di fallimenti e disastri delle istituzioni.

Lo si avverte dalle chiacchiere dei capannelli prima dell’assemblea. Dal nervosismo di molti. La variante inglese sta galoppando qui in città e in attesa dei vaccini ci rinchiudono di nuovo tutti in casa. Cioè non proprio tutti. Perché a lavoro ovviamente si può andare. Su mezzi pubblici sempre più disastrati.

Proprio in un contesto così problematico, appare dunque azzeccata l’idea di chiamare a discutere pubblicamente. Nessun gruppo politico o partito lo aveva fatto. E già questa è una medaglia al merito.

Da tempo il discorso pubblico si muove su piani sempre più sfumati che non permettono di mettere a fuoco le problematiche che realmente vanno determinandosi dentro e oltre la crisi pandemica.

Potere al popolo ci prova. La discussione, introdotta da Chiara Capretti, parte proprio da qui. Dalla enorme sofferenza dei ceti ultimi, tra disoccupazione, povertà, diritto alla salute negato.

Se già prima del Covid la città appariva allo stremo, adesso si rischia di finire nel dramma più cupo. Un’ampia fetta di città sta pagando prezzi altissimi a questa crisi. Esclusa da qualsiasi prestazione integrativa del reddito in quanto lavoratori prima e licenziati poi ma sempre invisibili ai radar degli organi competenti.

Fortunatamente non ci si piange addosso e si mostra anche una città che invece non si arrende e continua a lottare. Prendono la parola diversi rappresentanti di organismi di lotta attivi. Dall’associazione migranti alla Camera del lavoro dell’ex-opg, dai lavoratori dello spettacolo dei Sicobas ai lavoratori dell’Asia ( la società di nettezza urbana) di Usb.

Resta invece ai margini la discussione sulle prossime elezioni amministrative. Lo spostamento in autunno costringe a rivedere tutti i piani organizzativi.

Certo ci sarà da prepararsi per tempo perché non sarà un’avventura facile. La seconda consiliatura di De Magistris è stata una vera delusione, in confronto sopratutto alla prima, così partecipativa e permeabile alle istanze sociali. Però la certezza è che, se dovessero vincere i soliti noti, sarebbe un vero disastro. Mani sulla città senza pudori.

Perciò Potere al popolo qui non può sbagliare. La prossima giunta, tra le altre cose, avrà probabilmente voce in capitolo sui fondi dei progetti, inerenti alla città, di Next generation. E allora ci sarà da stabilire delle priorità.

L’assemblea si conclude con interventi diretti alla organizzazione umanitaria della consegna dei pacchi spesa per le famiglie in difficoltà. Tanti infatti resteranno tappati in casa senza però manco i soldi per fare la spesa.

Alle 8 in punto gli operai della Napoli Servizi fanno segno di andare. Si rimane per un po’ in tanti a chiacchierare sotto i portici, nel caos assordante del traffico cittadino. Tanta voglia di fare ma anche la consapevolezza che con la cosiddetta terza ondata si restringeranno, e di molto, i margini di manovra.

Ci sarà ancora da soffrire e stringere i denti ma Potere al Popolo c’è. E questo è un bene per tutti noi.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *