Venerdì 17 settembre il Presidente della Repubblica Mattarella viene a Giugliano, non per approfondire le cause del disastro ambientale, nè per chiedere scusa e dare ristoro ai parenti delle vittime di un inquinamento causato da un alterato ciclo dei rifiuti (scientificamente provato) e da una mancanza di controlli nelle fabbriche e degli sversamenti.
Il Presidente della Repubblica viene ad omaggiare la NATO, un centro di direzione e di comando per guerre offensive.
E per questo anche un obiettivo, un bersaglio militare che mette a repentaglio l’incolumità delle nostre vite.
La base Nato è l’unica oasi felice e blindata in un deserto di veleni che appestano il nostro territorio
Un sito per il quale vengono investiti fondi continuamente, mentre tutto intorno muore.
Un ennesimo atto di sottomissione, in barba alle nostre popolazioni.
Giugliano ha bisogno di lavoro, servizi e risanamento ambientale, non di basi militari.
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